Campanile: “E’ la miopia degli amministratori a mettere fuori gioco l’Ospedale di Senigallia”
Campanile: “E’ la miopia degli amministratori a mettere fuori gioco l’Ospedale di Senigallia”
di GENNARO CAMPANILE*
SENIGALLIA – Con una riuscita operazione di marketing politico i guai dell’ospedale di Senigallia sono stati attribuiti all’inezia (e perfino complicità) dell’amministrazione precedente di centrosinistra.
Con l’ingresso della destra al governo di Senigallia e della Regione lo “storytelling” raccontato ha lentamente preso altre direzioni iniziando a distinguere le responsabilità: le cose positive sono riconducibili alla destra, quelle negative al centrosinistra o ai vari direttori della sanità regionale se non addirittura al Ministero con i sindaci che protestano solo ora che governa la destra. Una versione inaccettabile anche per i sindaci della vallata eletti con liste civiche e mai iscritti al Pd tranne che per Olivetti-Bello-Liverani che finora hanno reagito in modo moscio.
In base agli annunci e ai comunicati stampa arriveranno (arriveranno??) a Senigallia più di 20 milioni di fondi. Forse Senigallia avrà un ospedale rinnovato (non si sa quando naturalmente) e perfettamente utilizzabile ma in larga parte chiuso per mancanza di personale. Non sarebbe la prima volta o l’unico caso.
In un contesto simile ci vorrebbe unità di intenti di tutte le forze politiche, economiche e sociali cittadine e dell’intera vallata per fare una battaglia comune e coordinata dal sindaco di Senigallia, responsabile della salute nel territorio più popoloso. Purtroppo la destra di Olivetti-Bello-Liverani non ha voluto raccogliere l’invito all’unità proposto e riproposto nei mesi scorsi da “Amo Senigallia” e vuole fare tutto da sé, naturalmente in segreto.
Facendo blocco comune tra Amministrazioni, minoranze, consiglieri regionali senigalliesi (ben tre!), sindacati, partiti e comitati, forze economiche e sociali i “nemici” dell’ospedale di Senigallia avrebbero dovuto fare i conti con l’intero territorio anziché con singoli pezzettini facilmente abbindolabili perché ognuno conosce solo una parte del problema e della verità, tacitabili con vaghe promesse.
Ogni tanto il “Comitato a difesa del sindaco” informa di qualche iniziativa, tanto “di buona volontà” quanto inutile, del primo cittadino. Sarebbe meglio che Olivetti informasse direttamente il Consiglio comunale di quello che fa in modo da poter discutere anche di quello che non fa. Lo dovrebbe pretendere anche Bello se fosse un presidente al di sopra delle parti anziché sfacciatamente partigiano (accostamento lessicale un po’ bizzarro).
In mancanza di un coordinamento ognuno si muove per conto suo, accusa gli altri, denuncia, fa istanze, si lamenta ed in questo contesto l’assuefazione è dietro l’angolo come pure il sostegno a certe esigenze giuste che appaiono invece fuori luogo dato il contesto generale.
Forse è il momento che si formi un “Comitato a difesa della Sanità Senigalliese (e della vallata)” che faccia quello che la destra cittadina non vuole o non sa fare: lavorare insieme.
*Consigliere comunale AmoSenigallia
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