“Le periferie abbandonate dall’Amministrazione di Senigallia”
“Le periferie abbandonate dall’Amministrazione di Senigallia”
Glauco Brozzesi segnala alcuni problemi: “Marciapiedi sconnessi, erba alta, rifiuti abbandonati, pozzetti per la raccolta delle acque aperti”
SENIGALLIA – “Via lago d’Iseo, via lago di Bracciano, via Po e strada Corinaldese: le auto le percorrono a velocità eccessiva e spesso ci sono dei bambini che vanno in bicicletta e giocano su dette vie. Forse per intervenire si aspetta che accada qualche grave incidente, la Polizia urbana qui, Borgo Ribeca sembra che si sia dimenticata che esista”. E’ quanto ci scrive Glauco Brozzesi.
“Ci sono dei marciapiedi sconnessi – prosegue – sui quali cresce dell’erba. Lo stesso dicasi del piccolo parco in via lago D’Orta con grossi rami secchi abbandonati da mesi e cestini ripieni di pattume che vengono vuotati ogni due settimane, ma dopo una, sono già stracolmi e traboccano, c’è persino una macchinetta del caffè in terra da un mese, ed inoltre, sempre sulla stessa via, accanto all’autostrada c’è un piccolo campetto recintato con l’erba che arriva alle ginocchia e che nessuno cura.
“Se ci degnaste di controllare, vi accorgereste che sopra l’ospedale, in prossimità della rotatoria, ci sono due o tre fossi cementati che terminano in pozzetti di raccolta, con grosse aperture senza alcuna protezione e di facile accesso, con bambini che transitano e giocano in prossimità.
“Pensavo che Borgo Ribeca facesse parte di Senigallia e non servisse solo per pagare le imposte o che ci si ricordasse in prossimità delle elezioni.
“Disgraziatamente tutta la città – aggiunge Glauco Brozzesi – versa in cattive condizioni di decoro: mozziconi ovunque, mascherine e bottigliette in plastica, ovunque, cestini traboccanti di pattume, escrementi di animali che nessuno si cura di raccogliere. Per fare un esempio, sotto i Portici Ercolani e l’ex Filanda, attorno ad alcune colonne c’è un dito di guano di volatili che lì stazionano, chi ha dato l’appalto della pulizia cittadina, perché non ci ha pensato e non controlla, fino a qualche tempo fa, ogni tanto, si vedevano degli operatori che provvedevano a questi particolari servizi e mi risulta che esiste un assessorato al Verde ed al decoro cittadino, forse mi sto sbagliando?
“Un’altra pecca alla quale nessuno sembra voglia mettere rimedio – ci scrive sempre Brozzesi – sono i ciclisti indisciplinati, i monopattini che transitano impunemente in corso 2 Giugno e sotto i Portici Ercolani in mezzo ai pedoni ed ai quali nessuno pone rimedio e se qualcuno li richiama riceve un bel vaffa……. Se questa è civiltà! E sembra che la polizia urbana abbia sempre altri compiti ben più importanti da assolvere, come fare le multe per il mancato rispetto delle soste.
“Mi auguro di sbagliare, ma sarebbe cosa giusta, secondo il mio modesto parere, se più assiduamente, si controllasse di persona, anche per quanto riguarda i rifacimenti dei manti stradali. Si sono lasciati i tombini esistenti nella precedente posizione e creati, in alcuni punti, degli scalini anomali e pericolosi per i ciclisti, per i monopattini ed anche per le sospensioni delle auto. Per fare un esempio vedi Stradone Misa, Lungomare Mameli ed altri che potete controllare.
“Non metto in dubbio che in ogni momento mi si risponda che ci sono cose più importanti da fare e dare priorità, ma anche queste hanno la loro importanza e gli amministratori pubblici avrebbero un principio da rispettare, tenere un comportamento da buoni padri di famiglia e ciò, nelle piccole comunità, è di basilare importanza.
“Spero che questa mia non cada, come al solito, nel vuoto e che qualcuno e non i Santi, provvedano a fare ciò di cui mi sto lamentando.
“Una cosa che potrebbe essere valida per il decoro cittadino – conclude Glauco Brozzesi – sarebbe quella di fare come il sindaco di Pesaro, Matteo Ricci, che sta chiamando dei percettori di reddito di cittadinanza a questi lavori anziché pagarli per non fare nulla. In attesa che qualcosa venga recepito, Vi saluto”.
QS – RIPRODUZIONE RISERVATA - www.quisenigallia.it