Paolo Landi: “Arretramento della ferrovia, una distrazione che potrebbe soffocare per Senigallia grandi opportunità”
Paolo Landi: “Arretramento della ferrovia, una distrazione che potrebbe soffocare per Senigallia grandi opportunità”
di PAOLO LANDI
SENIGALLIA – Sostenere l’arretramento della ferrovia oggi è come sfamare un grosso branco di iene affamate con la carcassa di un topolino.
Con i 5 miliardi disponibili e destinati alla linea adriatica attuale da Bologna a Lecce, con circa la metà già assegnati e il resto da spalmarsi tra tutte le 5 regioni, c’è da chiedersi come si può pensare di affrontare un arretramento generalizzato e con quali risorse, mancando oltretutto anche una strategia progettuale che non siano idee buttate a caso.
Una di queste è del sindaco Ricci di Pesaro, quasi finanziata, che vorrebbe pigliarsi da solo la quasi totalità della fetta del finanziamento residuo con 1,5 miliardi necessari per allontanare i binari dalla costa per il tratto da Gabicce a Fosso Sejore, come se così già non fosse, con un progetto senza ne capo né coda, contestato dai suoi stessi concittadini, che non aggiunge vantaggi ma anzi complicazioni, senza tra l’altro tener conto che Pesaro tra tutte le città della costa marchigiana è in assoluto la meno penalizzata.
Purtroppo ci sono ancora politici che gli vanno dietro per inconsapevolezza o peggio per la ricerca di una presunta facile visibilità e che non si sono accorti invece di quali possibilità potrebbero essere sfruttate dal programma di velocizzazione.
Per Senigallia si prevedono nuovi attraversamenti e in particolare bisognerà cercare di ottenere un sovrappasso al porto che gli dia dignità con una accesso decoroso mai trovato fino ad oggi. Questo ne rappresenta il volano essenziale per un suo sviluppo straordinario altrimenti impossibile, con anche una possibilità potenziale futura di ampliamento e che contestualmente potrà essere la chiave artefice della più imponente e stupefacente rigenerazione urbana di tutti i tempi con il recupero delle aree Sacelit-Italcementi e con una contestuale congiunzione dei lungomari.
Il disegno che proponiamo qui sotto immagina un nuovo sviluppo dell’area portuale grazie al nuovo sovrappasso
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