Piazzai: “La mia nomina? Nessuna benevola concessione, né accordi per mettere un bavaglio alla minoranza”
Piazzai: “La mia nomina? Nessuna benevola concessione, né accordi per mettere un bavaglio alla minoranza”
di RODOLFO PIAZZAI*
SENIGALLIA – Nella riunione delle 4 commissioni consiliari tenutasi mercoledì 13 aprile sono state fatte le nomine dei presidenti e vicepresidenti.
Poiché sui media locali da alcuni giorni si parla di queste nomine, con articoli spesso poco chiarificatori o fuorvianti, è opportuno fare alcune precisazioni. Da regolamento le commissioni consiliari, che hanno la funzione di esame ed approfondimento, oltre che propositivo e di indirizzo, sono coordinate da un presidente e vicepresidente che devono essere eletti uno dalla maggioranza e l’altro dalla minoranza. Le commissioni non hanno un ruolo decisionale, ma sono fondamentali per una corretta attività del Consiglio comunale, che è un organo sovrano. Pur non essendoci vincoli da regolamento, ad eccezione dell’alternanza di presidente e vice tra maggioranza ed opposizione, è prassi consolidata che una Commissione, solitamente quella considerata più di “garanzia”, venga presieduta da un consigliere di minoranza.
Nelle precedenti consiliature, su 6 commissioni, 2 erano assegnate alla minoranza. Questa prassi è quindi considerata “normale” e condivisa da tantissimi enti locali come segno di democraticità delle istituzioni e di maggior controllo da parte della minoranza su chi governa.
Per questo sembrano veramente inopportuni gli articoli in cui appare che la presidenza della prima commissione sia una “gentile concessione” della maggioranza. Certamente nulla vietava di nominare 4 presidenti in forza alla maggioranza o, come all’inizio di questo mandato, eleggere un consigliere di minoranza “scelto” da chi governa e non dall’opposizione.
Questo, però, sarebbe stato un grave strappo istituzionale, oltre che un chiaro segno della volontà di accentrare tutto impedendo un confronto sano e democratico, cosa che, pur nelle diversità, era stato sempre garantito nelle precedenti consiliature. Quindi nessuna benevola concessione, né accordi per mettere un bavaglio alla minoranza.
La nostra azione, e la mia in particolare come presidente della prima commissione, sarà sempre corretta, democratica ma decisa nel verificare ogni atto di questo governo cittadino e per contrastare ogni decisione che vada contro l’interesse della città ed il suo sviluppo che in questo anno e mezzo di governo del centro-destra ha visto una pericolosa battuta di arresto.
Nei prossimi mesi ci sarà da discutere del regolamento della consulta dei giovani, che ancora non è arrivato in Consiglio comunale, e il contestatissimo nuovo regolamento del Consiglio comunale, così centralista e poco democratico che sarebbe opportuno rivalutare per renderlo più democratico e partecipativo.
“Consigliere comunale Pd – Presidente I Commissione consiliare – Senigallia
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