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Acqua per la vita, Maria Rita Bartolomei illustra un progetto realizzato in Kenya dal Rotary

Acqua per la vita, Maria Rita Bartolomei illustra un progetto realizzato in Kenya dal Rotary

SENIGALLIA – Avere un’idea che si vuole trasformare a tutti i costi in progetto concreto, organizzare le diverse fasi della sua realizzazione, cercare in se stessi la determinazione per portarlo a termine e apprezzare la soddisfazione del traguardo raggiunto. Sono questi i temi che Maria Rita Bartolomei, prossima presidente del Rotary club di San Benedetto del Tronto promotore dell’iniziativa, ha trattato nel corso di un interessante incontro organizzato dal Rotary club Senigallia.

Dopo l’introduzione del presidente Mario Massacesi, alla presenza dell’Assistente del Governatore del Distretto Rotary 2090 Gianna Prapotnich, la relatrice ha spiegato come, attraverso la rete di solidarietà internazionale su cui si fonda il Rotary, sia stato concretamente possibile realizzare il progetto umanitario “Acqua per la Vita” a favore di un intero villaggio situato nella Contea di Samburu, una zona remota del Kenya, completamente sprovvista di acqua corrente.

Il progetto, condiviso con la dott.ssa Cristiana Micucci da oltre vent’anni impegnata in attività di volontariato in Kenya, è consistito nello scavare un pozzo profondo almeno 150 metri, installare una pompa, un depuratore e un serbatoio per soddisfare l’esigenza di acqua potabile, soprattutto per uso alimentare, ma anche igienico-sanitario e domestico in generale. Il pozzo realizzato – ha sottolineato Bartolomei che ha vissuto in Africa molti anni della sua vita – è oggi in grado di servire un’intera comunità composta da una scuola materna, il centro sanitario locale, la residenza delle Suore – Piccole Ancelle del Sacro Cuore e la Missione Cattolica – ed il vicino villaggio di Archer’s Post.

Si è trattato di un progetto umanitario internazionale che ha visto la collaborazione di rotariani italiani e kenioti finalizzata alla fornitura di acqua potabile, alla tutela dell’aspetto igienico sanitario come barriera alla diffusione di malattie ed al sostegno dell’istruzione. Anche la Fondazione Rotary che si occupa di realizzare progetti sostenibili e capaci di migliorare la qualità della vita in tutto il mondo, ha contribuito mettendo a disposizione una parte dei fondi necessari.

Bartolomei ha concluso dicendo che il Rotary ha raccolto la richiesta di aiuto degli abitanti di Archer’s Post cogliendo la loro urgente necessità di acqua potabile ma è stato fondamentale coinvolgere la comunità beneficiaria per ottenere la sua partecipazione e il suo supporto. Insieme agli abitanti è stata cercata una soluzione al problema, anche al fine di incoraggiare il senso di appartenenza e la disponibilità di ognuno a collaborare. Ecco perché la comunità locale considera il progetto come proprio, tanto che tutti gli abitanti del villaggio si sono impegnati a sostenerlo ben oltre l’intervento del Rotary e l’esaurimento dei fondi elargiti.

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