Inaugurata a Vallone la mostra su Gramsci e la Grande Guerra
Inaugurata a Vallone la mostra su Gramsci e la Grande Guerra
SENIGALLIA – È stata inaugurata al Centro Sociale Vallone, la mostra “Gramsci e la Grande Guerra” organizzata dal Circolo Arci Vallone con la collaborazione dell’Istituto Gramsci Marche Circolo di Senigallia, della sezione senigalliese dell’ANPI, della Fondazione Primo Maggio e con il Patrocinio del Comune di Senigallia.
La mostra, composta da una serie di pannelli illustrativi realizzati dall’Istituto Gramsci Marche e dall’Associazione Culturale Universitaria Gulliver, ripercorre gli eventi più significativi che hanno portato allo scoppio della Prima Guerra Mondiale attraverso gli articoli di Antonio Gramsci. In questi l’intellettuale sardo racconta la fine degli equilibri che portarono al conflitto, con un passaggio sul ruolo centrale di personaggi della cultura come Marinetti e D’Annunzio che, schierandosi a favore della guerra, avevano fatto pendere l’ago della bilancia verso quel movimento interventista che era rimasto inizialmente minoritario.
La serata, aperta e moderata da Marco Pettinari, al tavolo come componente del C.d.A. Fondazione Primo Maggio, ha visto gli interventi di Leonardo Giacomini, Presidente di ANPI Senigallia Sezione Giulia Giuliani e Luigi Olivi, e di Pietro Rinaldo Fanesi, dell’Istituto Gramsci Marche Circolo di Senigallia. L’iniziativa, chiusa da Riccardo Mandolini, Presidente del Circolo Arci Vallone, è stata animata da un bel dibattito al quale tutti i presenti hanno preso parte, sottolineando i parallelismi tra la Prima Guerra Mondiale e l’attuale conflitto bellico in Ucraina.
L’atteggiamento dell’Italia nel corso della Grande Guerra, lo scoppio del conflitto, Mussolini che fa capolino nella scena politica del Paese, le smanie bellicose degli interventisti. Tutto ciò in questa esposizione che rimarrà accessibile al pubblico, fino a giovedì 2 giugno, durante gli orari di apertura del bar del Circolo Arci Vallone.
Molto apprezzata la riproduzione grafica di Antonio Gramsci, utilizzata nella locandina della mostra, per la quale un plauso e un ringraziamento particolare va all’illustratore e designer italiano Guido Scarabottolo.
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