“Aiutiamo chi ha più bisogno di noi”: nuova iniziativa dell’Associazione Stracomunitari / Video
“Aiutiamo chi ha più bisogno di noi”: nuova iniziativa dell’Associazione Stracomunitari / Video
SENIGALLIA – Quella fila, in via Cellini, è un urlo in faccia a questa città. Ma non tutto è perduto. Lì fuori c’è gente ancora non vinta dall’indifferenza. Non tutti i cuori sono infatti di pietra.
“Ho lanciato un appello giorni fa – ci dice Mohamed Malih dell’Associazione Stracomunitari – dove parlavo della lunga coda che si forma davanti alla nostra sede. Non certo per accaparrarsi l’ultimo ritrovato high tech o chessò un capo d’abbigliamento griffato. Bensì per un pezzo di pane e poco altro.
“Dopo l’appello in diversi mi hanno scritto per chiedere come dare una mano. Qualcuno mi ha fermato per strada e mi ha affidato il suo contributo.
“Tutto ciò mi rincuora. Perché in fondo quella lunga fila non è solo affar mio. Non può e non deve esserlo. Quella lunga fila è un urlo in faccia a questa città. In faccia a tutti i pietismi ad orologeria che, fino all’altro ieri, riempivano container in cibo e vestiario con destinazione Ucraina. Perché i media così avevano deciso.
“Ora quella stessa umanità destinataria dei nostri aiuti teleguidati si aggira nelle nostre città spaesata e affamata. Quella stessa umanità più la solita umanità senza speranza, questo è bene non dimenticarcelo, che da sempre gravita attorno a noi. Ed a questi dobbiamo aggiungere i cosiddetti nuovi poveri (Proprio ieri una signora, piccola ex imprenditrice, ha bussato alla nostra sede chiedendo aiuto per tirare avanti). Madri e padri che fino a ieri campavano più che dignitosamente, ma che per la pandemia prima e ora per la guerra, hanno visto pian piano degradarsi il loro status sociale, fino ad arrivare a ritrovarsi costretti, pieni di vergogna, a rivolgersi a noi per chiedere di che mangiare.
“Ma noi che possiamo fare? Possiamo stare qui a lamentarci con l’universo mondo. Prendercela con “chi di dovere” che dovrebbe fare ma non fa. Possiamo insomma continuare a volgere lo sguardo altrove.
“Oppure – aggiunge Mohamed Malih dell’Associazione Stracomunitari – possiamo prestare ascolto all’urlo silenzioso di quella lunga fila, e farne un’occasione per scrivere una bella pagina di solidarietà nella storia di questa città”.
Qui sotto il link per le donazioni
QUI SOTTO un video:
QS – RIPRODUZIONE RISERVATA - www.quisenigallia.it