Ciccioli e Petetta: “Per la sanità di Senigallia si stanno facendo miracoli. Da Mangialardi mea culpa tardivi ma apprezzabili”
Ciccioli e Petetta: “Per la sanità di Senigallia si stanno facendo miracoli. Da Mangialardi mea culpa tardivi ma apprezzabili”
SENIGALLIA – “Apprezziamo il mea culpa pubblico, anche se tardivo, di Maurizio Mangialardi in tema di sanità a Senigallia. E lo rassicuriamo subito, non lo prenderemo più in giro su questo delicato argomento, canzonandosi benissimo già da solo, ogni volta che rilascia improvvide dichiarazioni”. Questo il commento del capogruppo di Fratelli d’Italia al Consiglio regionale, Carlo Ciccioli (nella foto, a destra) e dell’assessore di Senigallia Cinzia Petetta (nella foto, in alto) rispetto a Mangialardi.
“Queste le dichiarazioni di Mangialardi con le quali certifica, ammettendolo il proprio fallimento e quello della politica ventennale di centrosinistra nelle Marche in tema di sanità territoriale: “Non abbiamo mai negato la complessità di gestire un settore così complesso e delicato come la sanità, soprattutto alla luce delle novità normative intervenute nel corso degli ultimi dieci anni. Sappiamo che il personale è difficile da reperire, esattamente come prima”.
Bravo. Sono l’emblema delle occasioni perse, avrebbero potuto fare tanto e, invece, hanno solo smantellato, emuli di Attila e della massima alla quale la storia lo associa: “Dove è passato Attila, non cresce più l’erba”. Noi, invece, non ci siamo piegati di fronte alle macerie che ci hanno lasciate a Senigallia come in tutta la Regione. Ci siamo rimboccati le maniche – aggiungono Carlo Ciccioli e Cinzia Petetta – e i risultati già si intravedono, nonostante un anno difficile con la pandemia che ha morso in modo evidente. Mangialardi, un vero disastro, anche idrogeologico, come sindaco di Senigallia, non ha mai difeso l’ospedale, lasciando che la Giunta Ceriscioli lo ridimensionasse in termini di personale e di investimenti, come ha scientificamente fatto verso tutti i presidi ospedalieri della provincia, inseguendo la sciagurata idea dell’ospedale unico. Probabilmente intravedeva già la sonora sconfitta elettorale per la quale stenta, come tutto il Pd, ad elaborarne il lutto, ed ha già pronti numerosi comunicati stampa con i quali, in buona sostanza, attacca sé stesso.
“La Giunta Acquaroli sta ricostruendo sulle macerie che ci hanno lasciati senza perdersi d’animo. Un cambio di passo e di direzione per il quale abbiamo un supporter in più: Mangialardi. Il suo secondo mea culpa pubblico, seppur tardivo, è chiaro: “…Nonostante lo spartiacque del Covid indicasse chiaramente la strada da perseguire per potenziare quei servizi territoriali che dovrebbero essere alla base dei cambiamenti richiesti e necessari”, le sue parole. Lo dicesse in faccia a Ceriscioli e a molti suoi attuali componenti del gruppo del Pd, ex assessori, che hanno sbagliato tutta la politica sanitaria. Durante il primo anno di pandemia, al governo regionale vi erano loro, eppure non hanno mai rimesso mano al Piano Socio Sanitario per modificarlo nella direzione ammessa, solo oggi, da Mangialardi. Noi, invece, lo avevamo compreso fin da subito e il nostro PSR – concludono Ciccioli e Petetta – andrà proprio in questa direzione, un rafforzamento della sanità territoriale”.
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