Martedì a Senigallia manifestazione di pacifisti in piazza Roma
Martedì a Senigallia manifestazione di pacifisti in piazza Roma
Si sta costituendo in città una nuova rete per la pace subito. “L’invio delle armi anche da parte dell’Italia alimenta e prolunga la guerra”
SENIGALLIA – Leo Badioli, Paolo Fuligni, Roberto Mancini, Pina Massi, Simona Sabbatini sono, a Senigallia, tra i primi sostenitori di una “nuova rete per la pace subito” che si sta impegnando contro la guerra.
Una prima mobilitazione è stata già programmata per martedì 24 maggio, alle ore 19, in piazza Roma.
Un impegno per l’immediato cessate il fuoco in Ucraina; contro l’invio di armi e contro l’aumento delle spese militari; per un’azione diplomatica concreta del governo italiano al fine di promuovere negoziati di pace; per l’accoglienza e l’assistenza a tutti i profughi.
“Noi cittadini di Senigallia – si legge in un documento diffuso oggi – ci siamo incontrati per dare voce anche nella nostra città all’orientamento, ogni giorno più diffuso nell’opinione pubblica, che esprime una ferma avversione alla guerra in atto.
“Il conflitto scatenato dall’aggressione della Russia di Putin all’Ucraina ha suscitato in tutti noi una reazione di indignazione e di protesta. È parso subito chiaro che la soluzione diplomatica era messa da parte. Pertanto lo scontro militare nel tempo si è intensificato e ampliato, ed ha assunto la natura di una generale revisione degli equilibri internazionali perseguita dalla Russia e, con prospettive opposte, anche dagli Usa e dalla Gran Bretagna, scesi in campo non solo per sostenere le l’Ucraina aggredita ma anche per ridimensionarne il peso della Russia nello scacchiere mondiale e per accrescere il proprio.
“Così, tra i rischi di cadere nella terza guerra mondiale e la minaccia del governo russo di ricorso alle armi nucleari, l’Ucraina è divenuta il tragico campo di battaglia e la prima vittima di una contesa più ampia, mentre l’Europa, debole e rinunciataria, ne paga il prezzo sul piano economico e politico. Sono sotto gli occhi di tutti le morti, le devastazioni, le sofferenze; già sono in aumento la povertà e le disuguaglianze, e si avvicina una probabile carestia nel continente africano.
“L’invio delle armi anche da parte dell’Italia alimenta e prolunga la guerra, considerata come lo strumento di soluzione del problema: prevale un unico pensiero bellicista, sostenuto da una politica e da un’informazione omologate e uniformi, che non rispecchiano lo stato d’animo e l’orientamento del Paese, mentre in Parlamento non è stato dedicata una attenzione adeguata al rilievo enorme assunto dal conflitto in corso.
“Oggi, a tre mesi dall’inizio delle ostilità, non si intravede la fine della guerra né si ricercano condizioni utili per il cessate il fuoco. Sul terreno le forze in campo sembrano in stallo, ma i combattimenti continuano, il disastro umanitario si allarga e il riarmo si afferma come scelta unica e generalizzata.
“Di fronte a tutto ciò riteniamo che sia giunto il momento di dire basta. Pertanto anche a Senigallia costituiamo in una rete di cittadine e cittadini, di associazioni, forze sindacali e politiche, perché è ora di fermare questa guerra e di lasciare lo spazio alla diplomazia e alla ricerca di una pace possibile.
“Saremo in piazza Roma martedì 24 maggio, dalle 19 alle 20, per un presidio che verrà ripetuto, se necessario, ogni martedì sino al cessate il fuoco. VOGLIAMO CHE LA GUERRA SI FERMI SUBITO.”
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