Gennaro Campanile: “Come sta la Fondazione Città di Senigallia dopo 15 mesi di cura Canafoglia?”
Gennaro Campanile: “Come sta la Fondazione Città di Senigallia dopo 15 mesi di cura Canafoglia?”
di GENNARO CAMPANILE*
SENIGALLIA – La stampa riporta la conferenza stampa del commissario della Fondazione Città di Senigallia Canafoglia con la pubblicazione del report dell’ottobre 2021, vecchio quindi di nove mesi e che è stato oggetto di numerosi interventi pubblici. Ci aspettavamo di più da chi ha governato la Fondazione negli ultimi quindici mesi in ruoli diversi: Presidente di un Consiglio di Amministrazione nuovo di zecca, presidente del CdA dimissionario ed infine Commissario a tempo.
Se non ricordiamo male, la documentazione elaborata dal CdA dimissionario ha preso la via giudiziaria e finirà probabilmente con un fascicolo: o nei confronti dei precedenti amministratori o nei confronti dei nuovi perché con l’onorabilità delle persone non si può scherzare.
La stampa riporta anche, senza contestualizzarla, la storia della ristrutturazione partita con un appalto di € 1.731.000 euro per finire ad una spesa di 7,5 milioni. La contestualizzazione avrebbe aggiunto ulteriori elementi di conoscenza: il complesso residenziale era inadeguato e non corrispondente alla normativa, il preventivo per la ristrutturazione della prima palazzina (sud) era di oltre 3 milioni con la ditta aggiudicatrice che ha sparato proprio € 1.731.000 per poi fallire nel bel mezzo dei lavori lasciando in braghe di tela la Fondazione (delle conseguenze di fallimenti in corso d’opera ne sa qualcosa il Comune con la vicenda aperta della Scuola Fagnani e quella chiusa degli uffici di Viale Leopardi), che nel frattempo le palazzine sono diventate due collegate da un tunnel e che i lavori hanno reso la Fondazione idonea ad ospitare residenze sanitarie con qualità di ospitalità omogenea (a fronte di una progettualità iniziale risultata poi sbagliata e risalente a prima della gestione Guzzonato), il tutto con uno standard elevatissimo. Peccato che Canafoglia non abbia ritenuto di pubblicare anche la controrelazione del Presidente precedente.
Ci aspettavamo che il Presidente Bello convocasse in audizione il Commissario Canafoglia per sapere come si è chiuso il bilancio 2021, uno dei due noccioli del problema. L’ anno prima si è registrata una perdita vicina al milione e con Canafoglia Presidente è stato approvato un preventivo 2021 con una perdita di 700 mila euro. Come sono andate le cose? L’attuazione di “una forte spending review” si è fermata al risparmio di 300.000 euro.Abbiamo già indicato nel passato che una perdita di 1 milione su circa 7 di fatturato non si sana con il taglio dei costi ma occorre intervenire necessariamente sul fronte dei ricavi. Pensavamo che Canafoglia indicasse questi aspetti e pure il bilancio previsionale 2022.
E veniamo al secondo aspetto fondamentale: la vertenza Autostrade. C’è un giudizio pendente: se il tribunale darà ragione totalmente alla Fondazione ci saranno in banca 8 milioni, se la decisione sarà totalmente a favore di Autostrade la Fondazione dovrà trovare i 5 milioni che ha già speso e dovrà vendere qualche proprietà. E’ possibile anche che tra i due estremi il tribunale scelga una via intermedia. Il Museo dell’Informazione (acquistato dal Comune per 1.300.000) e la partecipazione al progetto degli Orti del Vescovo non sono strategici e possono essere alienati subito riducendo i famigerati 5 milioni di rischio. Canafoglia ha fatto qualcosa al di là dell’incarico della valutazione dei terreni? Oppure confida nella vittoria in tribunale o ad un accordo che eviti le alienazioni? Aspetta di vedere come vanno le cose per poi, eventualmente, correre a rotta di collo svendendo? E’ questo che sarebbe stato importante sapere da parte dei dipendenti, dei cittadini e dei suoi rappresentanti dal momento che in Consiglio Comunale, in Commissione, in Conferenza Capigruppo è da mesi mesi e mesi che il nome di Canafoglia non viene pronunciato.
Ci uniamo alla preoccupazione dei dipendenti. Se Canafoglia non porta in utile il conto economico (più ricavi dei costi) per la Fondazione c’è solo la strada dell’alienazione anche con la vittoria in tribunale (sarebbe solo questione di tempo). Che cosa voglia dire “lasciare (mi) lavorare, a me come commissario” però non si è capito. Lavori pure in tranquillità il Commissario Canafoglia ma ci dica almeno in che direzione e con che risultati finora.
*Consigliere comunale AmoSenigallia
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