Barbara Assanti: “Facciamo chiarezza sui sistemi di rilevazione delle infrazioni installati in due incroci”
Barbara Assanti: “Facciamo chiarezza sui sistemi di rilevazione delle infrazioni installati in due incroci”
di BARBARA ASSANTI*
SENIGALLIA – In questi giorni si è parlato molto dei due sistemi di rilevazione automatica delle infrazioni installati sui due incroci di viale IV Novembre-via Mercantini e via Sanzio-via Cilea-via Zanella e dei verbali che sono stati inviati.
E’ opportuno fare chiarezza.
I due sistemi sono stati installati per aumentare la sicurezza stradale. La loro è una funzione, principalmente, di deterrenza nell’attraversare con il rosso incroci, che nel corso degli anni sono stati teatri di numerosi incidenti stradali. A questo fine è stata fatta una campagna stampa per avvisare gli automobilisti e i motociclisti dell’installazione e dell’attivazione, sono stati messi i cartelli, non obbligatori, che li precedono e li indicano per richiamare l’attenzione dei conducenti.
Se diminuiscono le infrazioni, come ci auguriamo, significa che c’è un maggior rispetto delle norme di comportamento del Codice della Strada e, ovviamente, un aumento della sicurezza stradale, che è l’obiettivo per il quale sono stati installati.
Prima di acquistare questi dispositivi è stata fatta un’attenta valutazione dei flussi di traffico, della conformazione delle strade e del pericolo per i veicoli provenienti dalle altre direzioni e per i pedoni che si accingono ad attraversare. Sono stati fatti, inoltre, numerosi controlli da parte delle pattuglie della Polizia Locale, che, tuttavia, non possono essere costantemente presenti.
Si è tenuto conto anche dell’incidentalità delle due intersezioni. Sono stati, infatti, raccolti dalle Forze di Polizia i dati relativi ai sinistri, rilevati dal 2019 al 2021, che, tuttavia, non sono esaustivi, perché molti dei coinvolti non chiamano la pattuglia per i rilievi e decidono di procedere con la constatazione amichevole. Spesso si è trattato di incidenti con lesioni.
Per quanto riguarda il funzionamento, questi strumenti si attivano solo ed esclusivamente quando si accende la luce rossa della lanterna e non, come erroneamente detto da alcuni, quando si accende la luce gialla. In questi semafori la fase del giallo dura 4 secondi, che è un tempo congruo, così come indicato dalla Corte di Cassazione e dal Ministero dei Trasporti.
È bene ricordare, inoltre, che per il Codice della Strada il giallo ha il significato di preavviso di arresto, quindi consente di proseguire la marcia solo ed esclusivamente se non ci si può arrestare in condizioni di sicurezza. Occorre, quindi, arrivare all’incrocio con una velocità moderata in modo che ci si possa fermare senza pericolo e non accelerare quando si vede che scatta il giallo. Nel caso di luce gialla, quando si è già impegnato l’incrocio si deve sgombrare l’area di intersezione il prima possibile.
Lo strumento scatta varie fotografie, compresa quella dove si vede il veicolo che attraversa l’incrocio e registra anche un filmato. Queste immagini sono visionate ed eventualmente validate dal personale della Polizia Locale che, successivamente, procede a inviare i verbali.
Per quanto riguarda la destinazione delle sanzioni, il Codice della Strada definisce i criteri per l’utilizzo degli introiti derivanti dalle sanzioni e stabilisce che almeno la metà deve essere destinata a interventi di sostituzione e di manutenzione della segnaletica delle strade, al potenziamento delle attività di controllo e di accertamento delle violazioni in materia di circolazione stradale, alla manutenzione delle strade, a interventi per la sicurezza stradale a tutela degli utenti deboli, quali bambini, anziani, diversamente abili, pedoni e ciclisti, allo svolgimento, da parte degli organi di polizia locale, nelle scuole di ogni ordine e grado, di corsi didattici finalizzati all’educazione stradale, a interventi a favore della mobilità ciclistica e alla sicurezza urbana.
Ricordiamo che la sicurezza stradale e la diminuzione degli incidenti e delle conseguenze anche gravi che questi comportano dipendono da noi, dalla nostra volontà di rispettare le norme di comportamento indicate nel codice della strada, dal rispetto della legalità e dal rispetto degli altri.
*Comandante Polizia locale – Senigallia
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La dottoressa Barbara Assanti, oltre ad essere una persona seria, è un comandante equilibrato e preparato della Polizia locale di Senigallia. La sua risposta è quindi sicuramente esaustiva. Ma, alle polemiche politiche, sono chiamati a rispondere gli amministratori comunali che, tra un selfie e l’altro, dovrebbero trovare il tempo per farlo. (estor)
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