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All’Hardskin TriO Senigallia Gazzina e Cocchi trionfano nello Sprint

All’Hardskin TriO Senigallia Gazzina e Cocchi trionfano nello Sprint

Faraco e Paladini vincono l’Olimpico. Nel weekend 800 triatleti hanno sfidato le calde temperature per non mancare all’atteso appuntamento estivo tra nuoto, bici e corsa su Lungomare Mameli

SENIGALLIA – Una due giorni marchigiana rovente quella trascorsa in provincia di Ancona e dedicata alla triplice disciplina grazie ad Hardskin TriO Senigallia, manifestazione resa possibile dalla sinergia tra Comune di Senigallia, TriO Events e XMasters.

A vincere ieri (sabato) il triathlon Olimpico (1500m nuoto – 40km bici – 10km corsa) Emanuele Faraco (Terra dello Sport) con il tempo di 01h55’19”, che si impone su Giovanni Bianco (T.T.Ravenna) in 01h57’19” e Matteo Montanari (Lykos Triathlon Team) in 01h59’56”. Tra le donne, sale sul gradino più alto del podio a sorpresa Claudia Carmela Paladini (Thermae Sport PDNTRI), la più giovane in gara, con il tempo di 02h11’38”, seguita da Lilli Gelmini (ASD Revelo) in 02h12’50” e Maria Casciotti (Cesena Triathlon) in 02h15’39”. La competizione ha visto l’assegnazione da parte della FITRI del titolo maschile e femminile di Campione regionale di Triathlon Olimpico, andati a Mirco Cimarelli e Sara Durazzi.

“La gara è stata dura e molto condizionata dal caldo – ha dichiarato Emanuele FaracoNel nuoto mi sono davvero divertito. Le frazioni con partenza da spiaggia, con un minimo di corsa e una leggera onda, mi favoriscono e quindi non ho preso molto dai primi due atleti che sono usciti. In bici abbiamo collaborato con una frazione molto pulita, corretta, con cambi regolari. Siamo riusciti a rientrare sui primi due a 9 km dalla zona cambio e poi di corsa ho dato tutto quello che potevo. Sono contento di aver vinto e di averla portata a casa, anche perché non sono al top della forma”.

 “La gara è stata davvero emozionante, non mi aspettavo la vittoria – ha commentato Claudia Carmela Paladini, che ha superato la veterana Gelmini grazie a un’ottima frazione run – Vengo dal mare quindi nuotare con un po’ di onda è stato bello. Il percorso in bici è stato movimentato, come piace a me, tra i campi di girasole e i bellissimi scorci di Senigallia. Il calore del pubblico nella frazione di corsa ha aiutato tantissimo ad affrontare la fatica data dalle calde temperature. La mia famiglia, presente a Senigallia, sapeva che avrei dato il massimo essendo il mio compleanno. Festeggio i 21 anni con un grande risultato”.

Oggi (domenica) sul Lungomare Mameli è stata la volta dello Sprint (750m nuoto – 20km bici – 5km corsa), in cui hanno primeggiato Francesco Gazzina (A.S. Minerva Roma) in 57’52” e Chiara Cocchi (T.D. Rimini) in 01h07′. Al femminile posizioni in classifica confermate rispetto all’Olimpico, con Lilli Gelmini che raddoppia l’argento (ASD Revelo) in 01h07’12” e Maria Casciotti (Cesena Triathlon) il bronzo in 01h09’50”. Tra gli uomini, Matteo Montanari (Lykos Triathlon Team) bissa il podio con un balzo in avanti, in 58’45”, mentre per Emanuele Faraco (Terra dello Sport) terzo posto in 59’33”.

“Sapevo di poter fare la differenza a nuoto per ricavare un po’ di margine in bici – ha dichiarato Francesco GazzinaPer fortuna ci siamo riusciti con Montanari, mi ha dato una grossa mano in bici. Scesi a piedi sono riuscito subito a prendere quei 10 secondi che mi hanno poi fatto correre con tranquillità. Sono molto contento perché quest’anno non è stato un anno facilissimo, questa vittoria mi dà morale. Ringrazio l’organizzazione perché è un evento straordinario, è stato impeccabile e l’ambiente molto bello e stimolante”.

 “È stata una gara tosta, mare mosso. La corsa, tutta al sole, è stata molto difficile – ha commentato Chiara Cocchi Sono partita a nuoto bene e sapevo che Lilli Gelmini fosse la favorita. Mi sono messa subito nella sua scia e ho cercato di tenerla, infatti siamo uscite insieme. Poi ho provato a fare la prima transizione molto forte per salire in bici insieme a lei, evitando che andasse via nella prima parte. Siamo riuscite a collaborare per tutti i 20 km. La gara si è decisa nella corsa: partita forte, ho preso un po’ di vantaggio, essendo un giro unico non vedevo bene che distacco avessi. Ho cercato di spingere fin tanto che ne avevo, soffrendo nell’ultima parte. Son riuscita a tenere fino alla fine e sono molto soddisfatta”.

Proprio sul palco di XMasters, l’unico action sport & music show interamente in spiaggia, le cerimonie di premiazione all’insegna della musica e del divertimento. Importante supporto del title sponsor Hardskin, brand di abbigliamento tecnico per il ciclismo, il triathlon e gli sport di endurance. Con una forte vocazione all’innovazione e alla qualità dei prodotti, il marchio italiano intende sostenere gli atleti nella crescita delle performance attraverso lo studio dei materiali, i test in Galleria del Vento e l’analisi delle prestazioni.

I TRACCIATI DELLE FRAZIONI

Dalla bellissima Spiaggia di Velluto nella frazione di nuoto dell’Olimpico i partecipanti sono usciti dai frangiflutti per doppiare quattro boe direzionali e infine rientrare alla conquista della T1. Per lo Sprint, invece, una traiettoria rettangolare con solo due boe di disimpegno.

Nella frazione di bici i triatleti hanno percorso il litorale in direzione sud uscendo da Senigallia. Per l’Olimpico hanno pedalato verso la campagna sulla complanare e sulla strada della Bruciata. Si è arrivati poi a Monterado, con una prima asperità verso il centro del paesino, per proseguire direzione Senigallia tra rapide discese e salite. Ripercorsi infine gli ultimi 8 km sul percorso dell’andata, in senso contrario. Nello Sprint medesimo circuito fino al decimo chilometro da dove, sulla strada della Bruciata, sono tornati alla T2 sul lungomare.

La frazione di corsa veloce e lineare (2 giri da 5 km Olimpico / 1 giro da 5 km Sprint) si è addentrata dal lido all’area del mercato del pesce per oltrepassare il fiume Misa. Costeggiando il centro storico, gli atleti hanno attraversato nuovamente il fiume su un ponte pedonale riportandosi sul lungomare. Da qui per la distanza Sprint hanno continuato verso la finish line, mentre per l’Olimpico fino alla boa nei pressi della zona cambio. Una volta in prossimità dell’abitato, a separarli dall’arrivo solo 8 km sul percorso dell’andata ma in senso contrario.

 

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