Il processo bis per la strage alla Lanterna Azzurra si ferma 3 mesi per un errore procedurale
Il processo bis per la strage alla Lanterna Azzurra si ferma 3 mesi per un errore procedurale
ANCONA – A causa di un errore procedurale il cosiddetto processo bis, davanti al Tribunale di Ancona sulle responsabilità di amministratori pubblici, tecnici e gestori per la strage nella discoteca Lanterna Azzurra di Corinaldo, in cui morirono 5 adolescenti ed una giovane mamma, avvenuta la notte tra il 7 e l’8 dicembre del 2018, si ferma per tre mesi.
il caso riguarda la società Magic srl, che gestiva la discoteca di Corinaldo, per la quale dovrà essere ripetuta la notifica dell’udienza preliminare in quanto la precedente è stata dichiarata oggi nulla dalla giudice Francesca Pizii in seguito ad un’eccezione presentata dal difensore, l’avvocato Riccardo Leonardi (rappresentato oggi dall’avvocato Emanuele Censori).
La Magic non si era costituita davanti al giudice, nominando un difensore, e nonostante questo il Gup aveva proceduto al rinvio a giudizio, mentre avrebbe dovuto nominare un avvocato d’ufficio e procedere in contumacia. Un errore procedurale che farà ora uscire momentaneamente la società dal processo per farla poi rientrare una volta definito l’iter correttamente.
La dottoressa Francesca Pizii ha oggi fissato l’udienza al prossimo 28 ottobre. Per quella data la posizione della Magic sarà stata definita e si procederà anche allo scioglimento delle questioni preliminari, sollevate.
Ricordiamo che sotto accusa ci sono la commissione di vigilanza, presieduta dall’ex sindaco di Corinaldo Matteo Principi, due ingegneri, un socio della Magic srl, e la società stessa. Nei loro confronti i reati contestati, a vario titolo, sono cooperazione in omicidio colposo plurimo, lesioni, disastro colposo, falso ideologico e apertura abusiva di un locale.
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