Corrado Canafoglia: “Chi teme il mio operato e perché lo teme?”
Corrado Canafoglia: “Chi teme il mio operato e perché lo teme?”
Giovedì porte aperte alla Fondazione Città di Senigallia ma esplode la polemica. Le prime contestazioni arrivano da Maurizio Mangialardi e Gennaro Campanile
SENIGALLIA – Non si placano le polemiche sulla gestione della Fondazione Città di Senigallia. E lo scontro, anche oggi, esplode.
“Da una ricerca approfondita – scrive il commissario avvocato Corrado Canafoglia – non esiste in Italia un altro caso di una così forte opposizione mossa contro un Commissariamento di un Ente, quale quella relativa alla Fondazione “Città di Senigallia”, costellata di interrogazioni e mozioni in tutte le sedi politico – amministrative, da un ricorso al Presidente della Repubblica forse di questi tempi indaffarato da problemi più urgenti, nonché da una serie di comunicati stampa taluni intrisi di attacchi personali ed argomentazioni non veritiere.
“Mai però ho sentito o letto discernere dei problemi che attanagliano la Fondazione, sui quali mi attendevo richieste di chiarimenti e sui quali invece è calato un assordante silenzio, mentre il dibattito sembra concentrato solo sulla mia persona o sulla formalità della mia nomina.
“Allora – aggiunge il commissario avvocato Corrado Canafoglia – il tema dovrebbe essere se sono in grado o meno di ripristinare la legalità, la trasparenza e/o di risanare economicamente la Fondazione, obiettivi questi che debbo perseguire in base al provvedimento di nomina di Commissario, ma neanche di tale tema vi è traccia e tutto si muove affinché io mi blocchi nell’agire. Allora un dubbio mi coglie: chi teme il mio operato e perché lo teme?
“Comunque nell’interesse dell’Ente debbo procedere secondo il mandato conferitomi, sino a quando non venisse accolto il ricorso al Presidente della Repubblica o più semplicemente sino a quando chi mi ha nominato e/o i dipendenti dell’Ente – quest’ultimi all’unanimità – mi chiederanno di fare un passo indietro.
“Sino a quel momento sono un uomo delle Istituzioni con compiti ben precisi ed, anche se è molto pesante subire attacchi personali continui e talora anche dalla “macchina del fango”, debbo andare avanti !
“Proprio per implementare la trasparenza amministrativa della Fondazione, uno degli obiettivi imposti nella nomina, insieme ai dipendenti abbiamo deciso di dar vita al progetto “Porte Aperte!” , invitando in primis i politici locali, per poi dare seguito con analoga iniziativa con i familiari degli ospiti e la cittadinanza tutta.
“E’ per tale motivo che abbiamo invitato in struttura per la giornata del 28 luglio, dalle ore 10.30 ore alle ore 13.00 tutti i politici locali, consiglieri comunali e regionali di maggioranza ed opposizione, per renderli meglio edotti sulle peculiarità e sulle criticità della Fondazione e per ricevere da loro contributi e critiche costruttive.
“Si inizierà – prosegue il commissario della Fondazione avvocato Corrado Canafoglia – con un breve tour così potranno vedere di persona il monoblocco ospedaliero “ fantasma” , per continuare con l’impianto fotovoltaico fantasma e poi verificare di persona come sono stati spesi oltre € 7,5 milioni per ristrutturare le 2 palazzine senza però intervenire su parti importanti.
“Quindi proseguirà l’incontro approfondendo insieme: la questione del valore del patrimonio immobiliare della Fondazione e le sue implicazioni in caso di eventuale svalutazione; lo sviluppo futuro della Fondazione in RSA preannunciato più volte, ma di fatto mai ottenuto; pratiche importanti come l’acquisto del Musinf, il progetto “Orti del Vescovo” e la vicenda dell’indennità Autostrade.
“E comunque sarà un’opportunità di confronto costruttivo e sono convinto, come lo sono i dipendenti, che potremmo avere dalla classe politica proficui contributi, lavorando tutti per il bene dell’Ente e della Comunità, basta volerlo e per quanto mi riguarda sono pronto a stringere la mano ed a lavorare insieme ad ogni politico che vorrà presenziare e collaborare fattivamente!
“Finiremo l’incontro passando presso il punto gestito da “Stracomunitari“ voluto fortemente dal sottoscritto e che allo stato dona generi alimentari ad otre 200 famiglie in forte difficoltà, proprio perché ho chiaro che la Fondazione deve utilizzare le proprie risorse finanziarie per portare beneficio alla Comunità ed a chi è in difficoltà, tenendosi invece lontana da complesse operazioni immobiliari.
“Chiaramente per dare la massima trasparenza all’iniziativa è invitata tutta la stampa.
“Rispetto alle varie accuse sinora mossemi contro, colgo l’occasione per alcune precisazioni. Sul mio compenso, è corretto sapere che svolgo come commissario anche le funzioni di direttore e legale dell’ente per la parte stragiudiziale, permettendo così un risparmio di oltre 110.000 € annui rispetto ai costi prima sostenuti dall’Ente per tali funzioni.
“Quanto poi al fatto che sono occorse ben 2 istanze di accesso agli atti della consigliera comunale dr.ssa Angeletti per conoscere le mie determine di Commissario, rappresento che innovando rispetto al passato da mesi le stiamo pubblicando sul sito istituzionale dell’Ente consentendo a chiunque di conoscerle: comprendo che tale modalità è nuova, tanto che prima oltre 200 delibere dei passati Cda neanche erano stato redatte e/o firmate, figuriamoci pubblicate sul sito della Fondazione.
“Leggendo le determine si comprende chiaramente che non corrisponde al vero che sono state assegnate “fior fior di consulenze per decine di migliaia di euro”, ma solo 2 incarichi ben precisi e funzionali al risanamento dell’ente.
“Uno per la gestione fiscale e d’assistenza alla ristrutturazione aziendale implementando controlli di gestione e predisponendo un piano di ristrutturazione e sviluppo aziendale, attività queste prima inesistenti e la cui mancanza ha contribuito a cagionare pesanti perdite di bilancio di svariati milioni di euro con operazioni i cui effetti oggi debbo gestire con estrema difficoltà , quali l’acquisto del Musinf, il progetto “Orti del Vescovo” , la vicenda dell’indennità Autostrade, solo per fare alcuni esempi.
“L’altro invece riguarda la consulenza del lavoro dovendo far fronte ad una complessa gestione delle risorse umane che rappresenta una pesante voce di costo.
“Per fare qualche esempio, in quasi 12 anni l’Ente ha pagato ad una cooperativa € 2,4 milioni per i servizi anche di sostituzione dei dipendenti in malattia e/o in ferie nonostante da uno studio commissionato dal precedente Cda il personale dipendente risultasse in esubero di varie unità e nonostante ciò i dipendenti hanno accumulato 2049 giorni di ferie non godute oltre ad una pesante banca ore (1260)”, conclude il commissario della Fondazione “Città di Senigallia”, avvocato Corrado Canafoglia.
E le repliche non si sono fatte attendere. “Non è certo con superficiali operazioni di facciata che il commissario straordinario della Fondazione Città di Senigallia può pensare di ottemperare al principio della trasparenza”. E’ quanto scrive il consigliere regionale ed ex sindaco di Senigallia, Maurizio Mangialardi.
“Soprattutto dopo che, quello stesso principio, è stato largamente bistrattato nel percorso che ha portato alla sua nomina da parte della giunta Acquaroli. E’ per tale motivo che non sarò presente all’incontro organizzato dal commissario stesso, a cui sono stato chiamato a partecipare insieme agli altri consiglieri regionali di Senigallia.
“Piuttosto ritengo molto più interessante – aggiunge Mangialardi – attendere l’esito dell’ottimo lavoro svolto dal gruppo consiliare del Partito Democratico tramite due accessi agli atti e l’interrogazione rivolta al sindaco Olivetti che verrà discussa venerdì prossimo dal consiglio comunale”.
“D’altra parte – sottolinea Mangialardi – mi sembra molto lacunoso il concetto di trasparenza amministrativa del commissario straordinario. Basti vedere la relazione che ha redatto e sottoscritto insieme al Cda dimissionario, infarcita di dati completamente sballati, senza alcuna corrispondenza con quanto indicato nei bilanci, circa la reale consistenza del patrimonio della Fondazione.
“Una relazione – afferma sempre Mangialardi – che ha avuto l’unico scopo di delineare una serie di presunte criticità, tali da giustificare il commissariamento. E che dire del suo strenuo attivismo per farsi riconoscere l’attuale ruolo, nonostante si fosse dimesso pochi mesi prima perché, a suo stesso dire, non era in grado di portare avanti l’ordinaria gestione dell’ente? Un incarico ottenuto, non dimentichiamolo, insieme a un bel compenso di oltre 20 mila euro annui che non era invece previsto per la figura del presidente del Cda”.
“Noi la trasparenza la vogliamo davvero – conclude il consigliere redel Pd – ma non ci presteremo a strumentalizzazioni come quella messa in campo dal commissario. Tra l’altro, prima di intraprendere simili iniziative, sarebbe opportuno che egli attendesse l’esito del ricorso al Presidente della Repubblica circa la sua nomina. Anche perché, come noto, a oggi ogni sua decisione rischia di risultare illegittima sul piano amministrativo e priva di valore sotto l’aspetto politico. In questo quadro, sarebbe più opportuno che il commissario si limitasse ad adempiere ai propri doveri esclusivamente nelle sedi istituzionali, a partire dalla conferenza dei capigruppo del consiglio comunale di Senigallia che lo ha convocato proprio per giovedì, evitando così di generare ulteriore confusione sul suo ruolo e sullo stato della Fondazione”.
“Il commissario straordinario Canafoglia – afferma invece il capogruppo in Consiglio comunale di AmoSenigallia, professor Gennaro Campanile – ha invitato i consiglieri regionali senigalliesi, unitamente ai consiglieri comunali e ai componenti della Giunta, ad un incontro (o ad una visita guidata?) presso la struttura che si terrà giovedì 28 agosto alle 10,30 di mattina. Una trentina di persone circa.
“Ai partecipanti non sono richiesti gli esami del sangue ma solamente l’esito del tampone rapido eseguito entro le 48 ore antecedenti più mascherina FFP2.
“Nei tre giorni che separano la visita guidata dall’invito, i partecipanti dovranno fare anche i compiti a casa perché il Commissario (che usa probabilmente il plurale maiestatis dato che non precisa chi siano gli eventuali “altri”) si attende “contributi e critiche costruttive per migliorare la ns. azione”.
“Da circa un anno Canafoglia – aggiunge Campanile – non dà notizie importanti sulla Fondazione. L’ultimo documento risale a qualche settimana fa ma è vecchio di mesi perché si basa su un lavoro dell’anno scorso.
“Nessun bilancio, nessun riscontro ai risultati ottenuti in 16 mesi di gestione, nessuna spiegazione della strategia messa in atto per risolvere le criticità della Fondazione che sono economiche prima ancora che patrimoniali. Su che base dovrebbero venire “i contributi e le critiche costruttive”? Sui pettegolezzi o gli spifferi che vengono dai dipendenti? Sulla situazione vecchia di un anno? In più, Amo Senigallia ha già pubblicamente espresso suggerimenti per sanare l’aspetto economico e quello patrimoniale. Canafoglia le ha fatte proprie o le ha cestinate?
“La lodevole iniziativa sarebbe stata “sollecitata anche da alcuni dipendenti, i quali stanno lavorando in maniera concreta alla risoluzione di molte problematiche presenti in struttura”. Il Commissario Canafoglia lasci stare i dipendenti che sono sempre le vittime delle decisioni del vertice. Nessuno ha mai messo in discussione la “concretezza” del loro lavoro e se il Commissario ha avuto bisogno del loro sollecito rifletta su “come” gestisce la Fondazione.
“Se la gestione continua a perdere il 30% del fatturato c’è soltanto un finale e Canafoglia potrebbe chiederlo a qualche imprenditore che conosce se non si fida. O potrebbe chiederlo ai sindacati che sulle conseguenze delle crisi economiche hanno una certa esperienza.
“Se il progetto “Porte Aperte” si basa su una visita guidata (con o senza aperitivo?) è una operazione di marketing di scarso appeal, se invece è “finalizzata a massimizzare la trasparenza amministrativa dell’azione della Fondazione” (come dichiara) Il Commissario invii la documentazione con anticipo al Presidente Bello e poi si faccia invitare a spiegarla in Consiglio Comunale. Lo ha fatto un anno fa senza remore per attaccare poi la precedente gestione, non si imboschi ora che tocca a Lei.
“L’aspetto più esilarante dell’invito è la contemporaneità con quello del presidente Bello per la capogruppo consiliare per lo stesso argomento. Canafoglia si presenterà dinnanzi ai capogruppo per illustrare la situazione della Fondazione e rispondere alle domande. Stesse persone e stesso argomento a distanza di poche ore. Non ha senso.
“Il presidente Bello ha voluto recuperare il lunghissimo tempo di pigrizia sulla Fondazione? Il Commissario Canafoglia ha in animo una operazione di marketing (che presuppone sempre qualcosa da vendere)? La logica ed il buonsenso avrebbero voluto l’invio della documentazione con anticipo rispetto all’audizione e poi, eventualmente, visita guidata in Fondazione. Di sicuro il doppio appuntamento, così come è stato programmato – conclude Gennaro Campanile -, non ha senso”.
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