CENTROCRONACAIN PRIMO PIANO

Dopo una notte di paura a Senigallia è iniziata la conta dei danni / Foto

Dopo una notte di paura a Senigallia è iniziata la conta dei danni / Foto

SENIGALLIA – E’ salito a 10 il numero delle vittime dopo il nubifragio della scorsa notte. Ed i dispersi, almeno per il momento, sono quattro. La conferma arriva dalla Prefettura di Ancona.

In questo momento è in corso, in Regione, ad Ancona, un vertice con la partecipazione del capo della Protezione civile, Francesco Curcio, del presidente Francesco Acquaroli. Presenti anche gli assessori regionali alla Protezione civile e alla Sanità, nonché il prefetto di Ancona, Darco Pello.

Ed in questa circostanza si è anche appreso che, negli ospedali, ci sono almeno 50 feriti.

A Senigallia, fino a questo momento 90 persone sono accolte dal centro di accoglienza predisposto al seminario vescovile. Si tratta per lo più di anziani e nuclei familiari. Ora scatterà il censimento degli sfollati, per comprendere meglio chi potrà tornare a casa, con quale tempistica e quanti invece avranno bisogno di assistenza alberghiera. “A tal proposito bbiamo già ricevuto delle disponibilità da parte degli imprenditori, ha detto Maurizio Mandolini, dirigente dell’area servizi sociali dell’Unione dei comuni “Le Terre della Marca Senone”.

“Di fronte alla furia degli elementi che ha colpito la nostra regione siamo ancora una volta a piangere delle vittime e fare la conta di danni ingentissimi”. Ecco come la presidente di Anci Marche Valeria Mancinelli ha commentato la situazione emergenziale che ha colpito nella notte alcuni comuni della zona di Senigallia.

“La catena della solidarietà è già partita e Anci Marche si sta attivando per mettere a disposizione dei sindaci dei comuni più colpiti personale e mezzi che possano contribuire a mettere in sicurezza persone e cose”, ha poi aggiunto.

“La situazione è molto critica e tutti i sindaci delle Marche sono vicini e solidali ai colleghi che stanno affrontando l’emergenza insieme al Dipartimento della Protezione civile regionale che, come al solito, si è prontamente attivato”.

“Una catastrofe si è abbattuta sulle Marche. L’impeto dell’alluvione – ha detto il presidente del Consiglio regionale Dino Latini – ha lasciato profonde ferite in alcuni Comuni del territorio a Nord della regione. Il nostro pensiero è principalmente per le vittime e per le loro famiglie, a cui vanno le più sentite condoglianze e la vicinanza dell’Assemblea legislativa tutta. Ci sarà poi il tempo per una valutazione oggettiva dei danni e di una responsabile lettura di quelle che sono le azioni da mettere sul tappeto per la salvaguardia del territorio. Non mancheremo di seguire l’evolvere della situazione in stretto contatto con l’Esecutivo regionale e con i responsabili della nostra Protezione civile, che si sono subito attivati per fronteggiare, con i mezzi e le risorse a disposizione, quanto stava accadendo.  E’ proprio in momenti come questo che occorre attivare la massima unità d’intenti nell’interesse della comunità marchigiana che è, e resta, il nostro principale impegno”.

Ed anche la Cgil Marche esprime vicinanza e solidarietà alle popolazioni colpite dall’alluvione.  “Oltre alle gravi perdite umane e ai danni anche alle infrastrutture, in queste ore si registra il disagio di alcune aziende del territorio – si legge in una nota – dove si è abbattuto il maltempo, alle prese la conta dei danni e con l’isolamento causato dai recenti eventi atmosferici”.

“Come Cgil, siamo disponibili a promuovere iniziative di sostegno alle popolazioni”, dichiara Giuseppe Santarelli, segretario generale della Cgil Marche: “Tutto questo conferma che ormai, da anni, le Marche sono una regione esposta  fortemente al rischio idrogeologico: su questo, è tempo di aprire una riflessione con tutti i soggetti interessati su quanto è stato fatto e su quanto c’è da fare per evitare il ripetersi di altri disastri”.

L’esondazione del Misa ha anche causato ingenti danni agli ambulatori del Dipartimento di Prevenzione di via Po, a Senigallia.

“Per cui l’attività di vaccinazione ordinaria e l’erogazione di vaccinazioni Covid è sospesa  e sarà ripresa  appena le condizioni di ripristino dei locali lo consentiranno”, fa sapere la direzione dell’Area Vasta 2.

               

 

 

 

 

QS – RIPRODUZIONE RISERVATA - www.quisenigallia.it

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *