Riccardo Montesi: “Un progetto di 40 anni fa prevedeva sette vasche di espansione”
Riccardo Montesi: “Un progetto di 40 anni fa prevedeva sette vasche di espansione”
di RICCARDO MONTESI*
SENIGALLIA – Colgo l’occasione per sollecitare l’attenzione dei sindaci della Valmivola affiché trovino un accordo in breve tempo per la perimetrazione di altre vasche di espansione in quanto quella in costruzione a Brugnetto può mitigare non più del 20% circa delle acque nel caso di alluvione di media/alta portata prendendo in considerazione.
Il progetto degli anni ‘80 predisposto dall’allora Associazione dei Comuni delle valli Misa e Nevola il quale prevedeva sette vasche di espansione lungo il tratto da Senigallia fino all’entroterra, progetto condiviso anche dalle associazioni degli imprenditori sicure di proteggere zone abitate e l’area industriale ZIPA a Casine di Ostra compreso anche le altre a scendere fino a Senigallia.
Mentre il tempo passa è intervenuto il CO.GE.S.CO. presidente Bruno Massi (persona attenta e competente) il quale nel 2006/2007 ha costituito un tavolo di concertazione con le associazione datoriali alle quali ha sottoposto un loro progetto “integrato territoriale” per le Valli Misa nevola e Cesano, prima approvato dagli 11 Comuni del territorio, progetto sottoposto anche all’associazione “Alessandro Bartola” del dipartimento di Economia Università Politecnica delle Marche.
Passa il tempo e il progetto non ha avuto seguito, senz’altro per problemi burocratici, per mancanza di fondi e forse anche per problemi politici interni al governo regionale.
Nel 2016, a seguito dell’alluvione del 2014 è caduto dal cielo “ IL CONTRATTO DI FIUME’” al quale hanno aderito tutte le associazioni datoriali, regione, autorità di bacino comuni del territorio e altre associazioni. Il Contratto di fiume è stato un percorso ad ostacoli (infelice) e dopo due anni e circa 25 riunioni nella sala del consiglio comunale ha “cessato di vivere” e nessuno sembra si sia fatto carico dell’enorme lavoro svolto dalle associazioni aderenti per trovare una soluzione rapida ai problemi dei fiumi Misa e Nevola.
Pertanto Confapi chiede ai Sindaci dei nove comuni della Valmivola di procurarsi tutta la documentazione pregressa ed in particolare il PROGETTO INTEGRATO TERRITORIALE del CO.GE.S.CO contenente le linee di intervento, la documentazione relativa alla posizione delle SETTE vasche di espansione sul territorio e costituire un tavolo di concertazione con le categorie economiche inquanto , allo stato attuale il fattore tempo preoccupa molto imprenditori e cittadini e le vasche di espansione sono la soluzione più rapida, non meno importante la escavazione del Misa per almeno un chilometro fino alla foce e a seguire il problema dell’alveo e degli argini con la collaborazione dei proprietari dei terreni confinanti con i fiumi.
*Delegato Confapi (Confederazione Nazionale delle PMI) per il territorio
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in qualità di consulente di risk management e broker di Senigallia ho stretto una collaborazione con un primario studio peritale assicurativo per favorire la pronta e rapida liquidazione (anticipi e poi saldi) dei danni patiti dalla aziende del territorio sulla base delle clausole INONDAZIONI/ALLUVIONI presenti nei contratti e ciò praticamente SENZA COSTO PER LE AZIENDE.
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