Al raduno dei dalmati il Comune rappresentato da Bello: “Un onore incontrare tutti voi”
Al raduno dei dalmati il Comune rappresentato da Bello: “Un onore incontrare tutti voi”
SENIGALLIA – Si sono tenuti a Senigallia, nella cornice della sala conferenze della Chiesa dei Cancelli, il 69° Raduno nazionale dei Dalmati italiani nel mondo e l’Assemblea nazionale del Libero Comune di Zara in esilio, a cui il Comune di Senigallia ha dato il proprio patrocinio. Due giorni di incontri con i massimi vertici del Consiglio e della Giunta del Libero Comune di Zara e con gli ospiti arrivati da tutta Italia. A rappresentare il Comune di Senigallia è stato delegato Massimo Bello, Presidente del Consiglio Comunale e Vice Presidente vicario dell’AICCRE Marche, l’Associazione italiana dei Consigli dei Comuni e delle Regioni d’Europa.
Tra gli appuntamenti in programma, anche la consegna alla Dottoressa Caterina Spezzano, dirigente del Ministro dell’Istruzione, del “Premio Niccolò Tommaseo”, istituito oltre vent’anni fa proprio dall’Associazione dei Dalmati, che racchiude tra i membri del sodalizio i figli e i nipoti della Dalmazia, di Zara, dell’Istria.
Il Presidente Bello ha portato all’Assemblea nazionale dei Dalmati e al Consiglio Comunale del Libero Comune di Zara in esilio il suo saluto e quello dell’istituzione Consiglio, nonché quello del Sindaco Olivetti e della Giunta, a cui il Sindaco del Libero Comune di Zara, Antonio Concina, a nome di tutta la comunità dalmata, ha manifestato “la piena solidarietà e vicinanza alla città per quel che è accaduto quindici giorni fa alla popolazione di questo straordinario territorio – ha detto – a cui siamo profondamente legati”.
Sono oramai sedici volte che i Dalmati di tutto il mondo scelgono Senigallia come luogo ideale per svolgere la propria assemblea congressuale e la riunione generale del Libero Comune di Zara, a cui quest’anno ha partecipato anche la moglie dello stilista Ottavio Missoni, scomparso nel 2013. Ottavio Missioni, nato a Ragusa (l’attuale Dubrovnik in Croazia) il primo febbraio 1921, è stato un punto di riferimento degli esuli dalmati, ma soprattutto ha ricoperto per tanti anni la carica di sindaco del libero Comune di Zara.
“E’ per me un onore partecipare all’Assemblea nazionale dei Dalmati, dei zaratini e degli istriani, nonché portare a tutti Voi il saluto delle nostre istituzioni cittadine”, ha esordito il Presidente Bello, nel suo intervento. “Le comunità italiane di Zara, della Dalmazia, dell’Istria e delle terre irredenti – ha aggiunto – stanno portando avanti ovunque, con passione e puntualità, una causa importante e una verità storica per ridare dignità e umanità alle migliaia di pagine della storia d’Italia, per molti decenni dimenticate.”
“La vostra storia e quella delle terre d’Istria, di Fiume e della Dalmazia – ha aggiunto ancora il Presidente Bello – sono state taciute per tanto tempo, assieme alle grandi sofferenze patite da coloro che allora avevano scelto la Patria italiana. Oggi, con la legge 92 del 2004, che ha istituito il Giorno del Ricordo, il Parlamento italiano, su proposta dell’on. Roberto Menia, ha sancito una ricorrenza importante e ricca di molteplici significati, rammentando a tutti non soltanto la vicenda delle foibe e dell’esodo, ma anche riequilibrando, dal punto di vista storico e civile, il lungo periodo di oblio calato sulla storia degli Italiani di quelle terre.”
“Il mio saluto affettuoso va a tutti i Dalmati, gli Zaratini e gli Istriani nel mondo – ha concluso Bello – alle loro famiglie e a tutti coloro che in questi decenni si sono impegnati a ricordare, a condividere e a testimoniare la storia e il dolore degli esuli. Ricordo ancora il “fazzoletto”, simbolo onorifico del Libero Comune e della Comunità di Zara, donatomi, per la prima volta, nell’anno 2000, a Senigallia, dall’allora Sindaco del Libero Comune di Zara, Ottavio Missoni, e donatami ancora lo scorso anno dal Sindaco Franco Luxardo. Simbolo, che tengo sempre con me con orgoglio, rispetto e umiltà”.