Da Senigallia la denuncia del Fai: “Non si può convivere con l’alluvione”
Da Senigallia la denuncia del Fai: “Non si può convivere con l’alluvione”
di MARIA ROSA CASTELLI*
SENIGALLIA – Ora che il cambiamento climatico si è trasformato in una emergenza climatica che provoca continui eventi calamitosi, nel nostro Paese talvolta si sente ripetere, anche nelle sedi istituzionali, che dovremo abituarci a convivere con le catastrofi.
Nel nostro territorio ci viene detto che dovremo imparare a convivere con l’alluvione, ma chi lo ha subito sa benissimo che è impossibile convivere con la devastazione, come è insostenibile vivere nell’incubo perenne che si ripeta.
Dopo l’alluvione del 2014 erano stati predisposti progetti idonei ad evitare le esondazioni, è indispensabile che, senza ulteriori ingiustificabili ritardi, siano immediatamente attuati nelle adeguate misure, respingendo qualsiasi tipologia di stallo.
Nel contempo è immediatamente necessaria la pulizia fluviale, seguita dalla costante manutenzione e dalla predisposizione di un sistema di allertamento valido.
Questo chiediamo con forza alla Regione e allo Stato, insieme ad adeguati ristori che consentano alle famiglie ed alle attività produttive di rialzarsi.
Nessuno deve pensare che una volta esaurita l’emergenza tutto possa tornare come prima in attesa della prossima catastrofe e dei prossimi morti.
Noi continueremo la nostra attività di formazione ed educazione alla cura e tutela dell’ambiente, certi che il rispetto della natura è fondamentale per la nostra sopravvivenza.
*Capogruppo Gruppo FAI Senigallia
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