Alluvione, Mangialardi a Olivetti: “Uniamoci per farci ascoltare da Governo e Regione”
Alluvione, Mangialardi a Olivetti: “Uniamoci per farci ascoltare da Governo e Regione”
ANCONA – “Come ho detto fin dall’inizio, di fronte alla alluvione che ha devastato i nostri territori nelle giornate del 15 e 16 settembre, la politica e le istituzioni devono saper accantonare ogni divisione, andare oltre le legittime appartenenze e lavorare insieme per dare risposte immediate alle comunità così duramente provate. A tale scopo, mi sento di rivolgere un appello al sindaco di Senigallia, in quanto rappresentante della città capofila del territorio, affinché si possa da subito aprire un tavolo permanente di confronto tra le amministrazioni dei Comuni colpiti, i consiglieri regionali e provinciali, nonché i parlamentari marchigiani, capace di dialogare con i soggetti che animano il Contratto di Fiume. Con questo spirito io ci sono: Senigallia ha sempre svolto un ruolo strategico nell’area delle valli del Misa e del Nevola, coordinando i rapporti tra gli enti locali e promuovendo collaborazioni volte alla reciproca valorizzazione e alla crescita sostenibile di ogni singolo territorio. Oggi quel ruolo non deve venir meno davanti alla tragedia, anzi abbiamo tutti noi il dovere di rafforzarlo e di renderlo più incisivo che mai”.
A dirlo è il capogruppo regionale del Partito democratico ed ex sindaco di Senigallia, Maurizio Mangialardi.
“Lo dobbiamo fare in fretta – spiega Mangialardi – perché, passata l’emotività del momento, famiglie e imprese dell’intero comprensorio rischiano di ritrovarsi in mano solo tante belle parole di circostanza. Lo dico con cognizione di causa, dopo aver constatato come anche in Regione sia piuttosto difficile far cogliere a chi governa la portata del dramma che i nostri concittadini stanno vivendo. Prova ne sia il mancato stanziamento di contributi volti a sostenere il diffuso bisogno di liquidità immediata che avevo proposto a fine settembre durante il dibattito per l’approvazione dell’assestamento di bilancio. Detto in altri termini, c’è una estrema necessità di mostrarci uniti e di fare rete per costruire le condizioni di un serio dialogo con il governo regionale e quello nazionale, al fine di giungere quanto prima alla definizione di soluzioni concrete per quanto concerne il rilancio del nostro territorio e la messa in sicurezza del bacino idrografico dei fiumi Misa e Nevola”.
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