Campanile: “Dopo l’alluvione chi pagherà lo smaltimento delle 6.000 tonnellate di rifiuti?”
Campanile: “Dopo l’alluvione chi pagherà lo smaltimento delle 6.000 tonnellate di rifiuti?”
di GENNARO CAMPANILE*
SENIGALLIA – Ai tanti lutti, dolori e danni lasciati dall’alluvione è probabile che si aggiunga ora anche la beffa del costo dello smaltimento dei rifiuti che hanno superato le 6.000 tonnellate conferite alla discarica di Corinaldo. Il costo, che supera i tre milioni di euro, è a carico del Comune di Senigallia che deve ribaltarlo sulla TARI pagata dai cittadini.
Interverrà la Regione?
E’ probabile che accada come nel 2014 in cui la Regione intervenne solo in parte ed i senigalliesi pagarono, e salatamente, la differenza scatenando lo strombazzamento della destra per l’aumento della TARI. Chissà se questa volta farà altrettanto ora che governa la città oppure il Sindaco manderà il conto direttamente in Regione come in Consiglio comunale ha promesso di fare, in un momento di tensione o di teatro, per i fossi intasati. I fossi sono ancora tutti pieni di canneti…
A proposito della TARI ci sono altre due cose da segnalare.
La prima riguarda la mancata corresponsione del bonus di 50€ ai circa 1.000 concittadini virtuosi che hanno conferito direttamente i rifiuti ai centri di raccolta. A parole l’Amministrazione di destra di Olivetti vuole premiare i cittadini virtuosi per poi dimenticarli. Non è un comportamento rispettoso.
La seconda è relativa alle attuali tre rate TARI che danno l’impressione di una riduzione complessiva del costo. Così in realtà non è perché in primavera arriverà il saldo. E’ meglio che si ripristini il metodo delle 4 rate trimestrali: in questo modo i senigalliesi saranno consapevoli di quanto costi realmente all’anno lo smaltimento dei rifiuti metallizzando la scadenza del 15 dell’ultimo mese del trimestre.
*Consigliere comunale AmoSenigallia