“La cura del territorio deve essere una priorità politica, culturale ed economica”
“La cura del territorio deve essere una priorità politica, culturale ed economica”
Andrea Storoni, coordinatore di zona del Pd: “Rastrellare le risorse già in bilancio che attualmente la Regione dice di aver destinato a vario titolo all’asta fluviale fino al porto di Senigallia (17 milioni di euro?) per finanziare le priorità”
OSTRA – “La tragica alluvione del 15 e 16 settembre scorso ha causato danni maggiori in alcune realtà del territorio, meno in altre, ma senza una visione d’insieme, abbiamo scoperto, se ancora ce ne fosse stato bisogno, che il rischio idraulico non è una problematica del comune di Senigallia, o delle frazioni di Osteria, Pianello, Passo Ripe etc. ma dell’intero bacino che comprende i nostri 9 Comuni.
“Dal confronto tra gli appartenenti ai diversi Circoli del Partito Democratico che si trovano nell’area del Misa e del Nevola – dice il coordinatore Andrea Storoni (nella foto) – nasce un’iniziativa per mettere in rete tutte le forze di centrosinistra che riusciamo ad esprimere nei Comuni, in Provincia e in Regione affinché la cura del territorio sia una priorità politica, culturale e economica.
“A momenti di attività interna di ricerca e analisi, come quello dello scorso lunedì 14, seguiranno incontri pubblici di confronto e informazione, per sollecitare l’adozione di provvedimenti per la tutela del territorio e dei fiumi Misa e Nevola e per il sostegno alle economie di questo territorio.
“Riteniamo – conclude Storoni – di dover ripartire dalla enumerazione delle criticità e dagli interventi inseriti nell’assetto di progetto (2016), aggiornato e ampliato ai Comuni dell’interno non toccati dall’alluvione del 2014, rastrellare le risorse già in bilancio che attualmente la Regione dice di aver destinato a vario titolo all’asta fluviale fino al porto di Senigallia (17 milioni di euro?) per finanziare le priorità di quel documento.
“Non basteranno ma entro l’anno non è un obiettivo impossibile per la Regione Marche, almeno come non lo è ripristinare le aste pluviometriche e diramare le allerte puntualmente ai Comuni, come scritto in tutti i piani d’emergenza di questi Enti. D’altronde i piani sono adottati dai Comuni solamente dopo un passaggio in Regione di verifica e controllo. Non dimenticando la rimozione del legname ancora in alveo.
“Il lavoro del coordinamento non si esaurirà fintanto che non saranno superati o rimossi gli ostacoli che oggi non consentono alle comunità di questa valle di avere pari opportunità e dignità degli altri cittadini della nostra Regione. In questo senso chiediamo di attivare subito un aiuto economico rivolto alle famiglie al di là delle schede, al di là dei conteggi, al di qua della lentezza intrinseca a questa trafila amministrativa. È un doveroso segnale per questo territorio martoriato”.
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