Lunedì ad Arcevia un convegno sulla riduzione del rischio idrogeologico per tutelare cittadini e imprese
Lunedì ad Arcevia un convegno sulla riduzione del rischio idrogeologico per tutelare cittadini e imprese
ARCEVIA – Sull’attualissimo tema della riduzione del rischio idrogeologico, a tutela di cittadini, imprese, risorse e bellezza del territorio, un incontro pubblico si terrà ad Arcevia lunedì (19 dicembre), alle ore 17, presso il Centro Culturale San Francesco, in corso Mazzini, 64.
L’incontro è organizzato dal Comune di Arcevia in collaborazione con l’associazione politico/culturale Diritti al Futuro.
L’incontro, che si svolge a tre mesi dalla disastrosa alluvione che ha devastato il nord delle Marche, i paesi, le Valli del Misa e Nevola e Senigallia, vuole capire meglio, cosa si deve fare perché appaiono ancora troppo deboli e, non del tutto coordinate, le azioni messe in campo per mitigare il dissesto idrogeologico e tutelare la sicurezza delle comunità.
Così come ci appaiono sbagliate certe iniziative in corso per intervenire a valle dei fenomeni (come allungando il molo nord del porto di Senigallia) e non a monte dove si originano i problemi.
Dopo una introduzione del sindaco Dario Perticaroli e cenni storici sul fiume Misa del prof. Alfiero Verdini, sempre per comprendere quanto è successo, come gestire il rischio idrogeologico e individuare gli interventi necessari e urgenti da attuare, ci saranno relazioni di Marco Lion, sulla crisi climatica, del geologo Pieramelio Baldelli, che è anche Vicesindaco di Serra dé Conti, illustrerà quanto è avvenuto nella media-alta Valle del Misa, del prof. Maurizio Brocchini, Ordinario di Idraulica e Meccanica dei Fluidi presso l’Università Politecnica delle Marche, ci parlerà della pericolosità idraulica fluviale in uno scenario di cambiamento climatico: il caso del fiume Misa, Il geologo Marcello Principi, già responsabile del progetto della Carta geologica e geomorfologica regionale e già segretario dell’autorità di bacino regionale, interverrà sull’assetto di progetto adottato nel 2016 e sulla mancata realizzazione di quanto previsto. Il dott. Mauro Tiberi, sugli accordi agro-ambientali d’area e tutela del territorio, l’architetto Massimo Bergamo, farà delle riflessioni per un diverso rapporto città/territorio.
All’architetto Antonio Minetti, il compito di illustrare le proposte principali e sarà il compito di Andrea Storoni, di illustrare il ruolo indispensabile della Provincia.
Il fattore “tempo” sarà decisivo per evitare spese per progetti inutili e correggere i gravi errori e le lentezze incredibili di un passato lungo ormai diversi decenni! Non si può più perdere tempo!
Vanno subito attivati un processo e le azioni necessarie di adattamento e resilienza per mitigare gli effetti della crisi climatica e mettere in sicurezza il territorio.
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