“Cosa c’entra il motocross con la spiaggia e le dune?”
“Cosa c’entra il motocross con la spiaggia e le dune?”
Il movimento politico Diritti al Futuro chiede al sindaco Olivetti di revocare immediatamente l’autorizzazione e ripristinare lo stato preesistente dei luoghi. “La nostra condanna politica è rivolta alla Giunta per aver patrocinato e autorizzato l’iniziativa in un luogo non adatto, non consono e sbagliato”
SENIGALLIA – “Due piste per il motocross sulla spiaggia per oltre un mese con un carico antropico di inquinamento da gas di scarico, manomissione dell’ambiente e del paesaggio costiero, possibili perdite di olii e carburanti, tracce lasciate dalle sgommate e rumore di motori roboanti, che c’entrano nel tratto più pregiato del litorale cittadino per la presenza della flora, della fauna dunale e di biodiversità? L’unico effetto sarà quello di arrecare un danno irreversibile all’ecosistema esistente e alla qualità dell’immagine turistica cittadina. La destagionalizzazione del turismo è una foglia di fico!”. Inizia così una decisa presa di posizione del movimento politico senigalliese Diritti al Futuro.
“Diritti al Futuro – prosegue la nota – già in passato aveva espresso la sua contrarietà allo svolgimento di iniziative analoghe, aprendo un dibattito nell’allora maggioranza di centrosinistra al governo della città e scrivendo tra gli impegni del programma elettorale dell’autunno del 2020 anche quello di non concedere più il litorale per lo svolgimento di iniziative simili.
“Si badi bene non era e non è in discussione l’attività delle associazioni dedite a promuovere e praticare motocross (“De gustibus non disputandum est”), infatti la nostra condanna politica è rivolta alla Giunta Olivetti, per aver patrocinato e autorizzato l’iniziativa in un luogo non adatto, non consono e sbagliato.
“Le agende mondiali parlano di “transizione ecologica” e i cambiamenti climatici impongono scelte di tutela e lungimiranza: qui siamo di fronte ad una aggressione autorizzata di un tratto di spiaggia dove paesaggio e tutela ambientale hanno trovato assoluta centralità ormai da decenni.
Il progetto di promozione del paesaggio dunale e della biodiversità (che trova la manifestazione più rappresentativa nella presenza del volatile Fratino, che vive e nidifica sul nostro litorale) portano ormai da anni cittadini, turisti e migliaia di giovani studenti delle scuole cittadine ad apprezzare e conoscere la bellezza e la ricchezza di questo luogo, fatto oggi scempio in modo così devastante.
“Riproporre ancora una volta questo evento in questo spazio è un nuovo e ulteriore segno della decadenza delle politiche comunali e dello squilibrio verso scelte di sempre maggiore aggressione e di liberalizzazione nell’uso di un bene comune come la spiaggia, che ricordiamo è di proprietà pubblica.
“Dagli anni ’80 insieme a molte cittadine e cittadini singoli e associati abbiamo condotto la battaglia volta ad evitare la creazione di muri e la privatizzazione del litorale cittadino, come invece è accaduto sulle coste di alcune regioni italiane tristemente note. Allo stesso modo oggi ci attiviamo per richiedere scelte amministrative di tutela e salvaguardia della spiaggia libera senigalliese per dodici mesi all’anno.
“…Il conflitto che si crea tra chi vuole praticare motocross e cittadini che hanno a cuore la spiaggia libera tutelata e circondata dai suoni della natura e dalla qualità del paesaggio e dell’ambiente è una questione che ci sta a cuore e che vorremmo vedere risolta nelle prossime stagioni con una collocazione di questa manifestazione in altri spazi più adeguati ad accoglierla…per evitare in futuro situazioni conflittuali e incongrue nell’uso della spiaggia libera… e per sancire che la spiaggia è un luogo tra i più pregiati della città di Senigallia ci faremo carico di proporre… “Linee guida per promuovere scelte di qualità nell’autorizzare manifestazioni sui tratti di spiaggia libera cittadina”: un documento di natura politica e amministrativa che voglia indirizzare la Giunta ad autorizzare eventi che siano in coerenza sistemica con la flora, la fauna, la biodiversità, il paesaggio, la quiete e la bellezza della spiaggia di velluto nota a livello nazionale e internazionale…” questo era quello che scrivevamo nel gennaio del 2020 quando eravamo in maggioranza e oggi, dopo tre anni, è ancora quello che ripetiamo dall’opposizione.
“Per questo chiediamo al Sindaco Olivetti di revocare immediatamente l’autorizzazione e ripristinare lo stato preesistente dei luoghi e per approfondire la questione abbiamo presentato accesso agli atti per indagare sul procedimento amministrativo di concessione”.