Fiume Misa, Mangialardi al sindaco Olivetti: “Smetta di tutelare sé stesso ed inizi ad occuparsi dei cittadini e delle imprese”
Fiume Misa, Mangialardi al sindaco Olivetti: “Smetta di tutelare sé stesso ed inizi ad occuparsi dei cittadini e delle imprese”
“Senigallia non merita di essere amministrata da figure che quando siedono all’opposizione urlano e strepitano e poi, una volta conquistato il Comune, preferiscono mettere in secondo piano gli interessi della nostra comunità”
di MAURIZIO MANGIALARDI*
ANCONA – Resto basito davanti alle parole pronunciate da Olivetti dopo l’ennesima giornata di passione causata dall’innalzamento dei livelli del Misa. Quando l’attuale sindaco e i rappresentanti della sua maggioranza erano all’opposizione, non facevano altro che puntare il dito sulla Giunta comunale, rea, a loro dire, di non essere in grado di risolvere il problema del fiume.
Oggi, giunto al vertice dell’Amministrazione cavalcando l’onda della demagogia, Olivetti non trova di meglio da fare che presentarsi piagnucolante davanti alle telecamere per dirsi preoccupato di come gli altri non fanno ciò che serve a mitigare i rischi di esondazione del fiume. Peccato che dimentichi di dire che gli “altri” sono il governatore della Regione Marche Francesco Acquaroli e l’assessore regionale alla Protezione civile Stefano Aguzzi, da lui fortemente sostenuti in campagna elettorale con la promessa che il centrodestra alla guida delle Marche avrebbe radicalmente cambiato la situazione, magnificando soluzioni di ogni genere. Promesse che oggi, di fronte ai drammatici eventi verificatisi negli ultimi mesi, si sono sciolte come neve al sole”.
La gestione del Misa è stata sempre complicata. Lo era ieri e lo è oggi. Occorre seguirla quotidianamente e richiede assunzione di responsabilità che, a volte, vanno purtroppo anche il ruolo istituzionale che si ricopre.
“Non è quindi ammissibile che ci sia un sindaco e una giunta comunale che restano seduti immobili, trattano la questione con superficialità e restano in attesa di qualche intervento da parte dei loro referenti regionali. Referenti che, tra l’altro, hanno dato abbondantemente prova negli ultimi due anni di non essere capaci di mantenere gli impegni presi con i senigalliesi.
Ed è bene sottolineare che questa ignavia del sindaco non è neutra, ma produce danni e peggiora il quadro generale. Solo per fare un esempio, la stucchevole arrendevolezza con cui Olivetti ha accettato di stracciare gli accordi presi tra me e l’ex presidente Ceriscioli affinché il nuovo ponte Garibaldi a campata unica venisse realizzato con risorse regionali, è alla base dei gravi disagi patiscono oggi i cittadini e le attività economiche del centro storico. Se, infatti, si fosse proceduto come indicavamo allora e nei tempi previsti, oggi non ci troveremmo con una città divisa in due a causa della dichiarata inagibilità di ponte Garibaldi.
Senigallia non merita di essere amministrata da figure che quando siedono all’opposizione urlano e strepitano e poi, una volta conquistato il Comune, preferiscono mettere in secondo piano gli interessi della nostra comunità, pur di non disturbare i loro sodali in Regione. Questo significa rendere Senigallia ostaggio di una politica regionale che sta fortemente penalizzando la città e l’intera provincia di Ancona. È ora di dire basta.
*Capogruppo regionale del Partito Democratico – Assemblea legislativa delle Marche
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