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Tutti i minori sbarcati dalle navi dell’Ong hanno lasciato Senigallia

Tutti i minori sbarcati dalle navi dell’Ong hanno lasciato Senigallia

Hanno trovato accoglienza in alcune strutture del Sistema Accoglienza Integrazione di Marche, Abruzzo e Toscana

SENIGALIA – Grazie a un lavoro intenso e preciso della Prefettura di Ancona e dei Servizi sociali del Comune di Ancona, che si sono occupati dell’inserimento dei minori in strutture di seconda accoglienza, i minori sbarcati al porto di Ancona l’11 e 12 gennaio attraverso le due navi delle ONG (Medici Senza Frontiere e SOS Méditerranée) e accolti nel CAS (Centro di Accoglienza Straordinaria) Futuro, gestito da Caritas Senigallia e generosamente messo a disposizione dalla Fondazione Mirco Giacomelli, sono stati assegnati in tempi brevi, abbondantemente entro il mese che si era previsto.

Per i ragazzi questo significa iniziare un percorso in una comunità per minori adeguata, procedere con corsi di italiano, studio, attività e socializzazione che li portino verso un’integrazione nel territorio che li ospiterà.

Tutti i minori hanno trovato accoglienza presso strutture SAI (Sistema Accoglienza Integrazione) tra la regione Marche, l’Abruzzo e la Toscana.

“Ci siamo impegnati in questi giorni” spiega Giovanni Bomprezzi, direttore di Fondazione Caritas “a dare loro non solo ospitalità, un letto e i pasti, ma soprattutto serenità. Nei loro occhi abbiamo letto tanto sacrificio e tanto dolore, cosa che ci ha messi di fronte a una realtà davvero drammatica. Pensare che dei minori possano avere il coraggio e la tenacia di affrontare tutto quello che hanno affrontato, compresa la violenza e la cattiveria degli adulti, fa comprendere quanto grande sia il loro desiderio di futuro”.

“E così piano piano” racconta Marianna, operatrice del CAS Futuro “siamo riusciti a conquistare la loro fiducia, a cui tenevamo tanto. Un pallone, una risata, una passeggiata al mare, un piatto diverso dal solito: la quotidianità con loro è stata ogni giorno più emozionante e siamo certi di aver lasciato in questi ragazzi un bel ricordo. Ora quello che auguriamo loro è il meglio che possano avere dalla vita”.

Il nostro massimo ringraziamento va al Prefetto Darco Pellos e a tutta la Prefettura di Ancona, all’Unione dei Comuni della Marca Senone e al Comune di Senigallia per la fiducia che ci hanno accordato in una fase così delicata come quella di gestione di minori non accompagnati.

Sempre grazie al SAI, Caritas può attualmente ospitare, tra Senigallia e Ambito territoriale 8, alcuni profughi ucraini, i quali erano stati in precedenza accolti presso il CAS Futuro. Il SAI adulti è un progetto di accoglienza integrata serio e strutturato, a Senigallia gestito da Caritas dal 2014 su incarico del Comune di Senigallia.

Oggi nel SAI adulti sono accolti circa un’ottantina di beneficiari di svariate nazionalità. Per quanto riguarda gli ucraini, usciti dal CAS Futuro nel mese di novembre, alcuni nuclei monoparentali sono stati trasferiti al SAI Ambito, mentre un nucleo familiare presso il SAI Senigallia.

QS – RIPRODUZIONE RISERVATA - www.quisenigallia.it

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