Senigallia piange Carlo Montanari, una vita dedicata alla lotta all’amianto
Senigallia piange Carlo Montanari, una vita dedicata alla lotta all’amianto
SENIGALLIA – E’ morto oggi, a Senigallia, Carlo Montanari. Aveva 81 anni. Il decesso a dieci giorni da un ictus improvviso. Carlo lascia la moglie Antonietta ed i figli Elisa e Ciro.
Presidente – e fondatore – dell’Associazione per la lotta all’amianto (Ala) si è sempre battuto, vincendo anche battaglie importanti, non solo a Senigallia ma in campo nazionale, in favore di tanti lavoratori. Ma Carlo Montanari va anche ricordato per aver rifondato la società di pallacanestro femminile di Senigallia.
Era il 15 marzo 2004 quando Carlo Montanari ha istituito ufficialmente l’Ala (Associazione lotta all’amianto) al fine di tutelare la salute pubblica, la bonifica, le leggi attuative per ottenere riconoscimenti pensionistici o di invalida Inail e di informazione sul problema, purtroppo ai più sconosciuto.
Carlo aveva preso questa decisione in quanto, a Senigallia, è stato presente uno stabilimento della Sacelit che produceva materiali in cemento-amianto. “E la nostra città – scriveva Carlo Montanari in un articolo apparso nel 2017 su l’Altro giornale – è stata quella maggiormente colpita dall’inquinamento, prima con l’uso di tetti di tale materiale e di quant’altro venisse usato in edilizia per la costruzione di fabbricati o capannoni in genere, e successivamente con la famosa bonifica dei due fabbricati Sacelit ed Italcementi.
“Raccontare tutta la storia dei lavori presso l’ex stabilimento – aggiungeva Montanari -, sarebbe troppo lungo e tortuoso, ma pensare che a marzo 2017 si parla ancora di opere di bonifica inerenti le acque sotterranee alla Sacelit, lascia spazio a molte perplessità.
“Io che sono stato il presidente per tutti questi 13 anni, posso vantarmi di aver contribuito, nel mio piccolo, a far sì che l’Ufficio di prevenzione dell’Asur (Ente preposto alle bonifiche da amianto) eseguisse sopralluoghi dopo tante denunce prodotte e risultate poi positive per il loro risvolto di bonifica. Ma perché, prima di intervenire – aggiungeva -, gli addetti ai lavori debbono aspettare sempre le mie proteste?”
“Grazie all’Ala, un piccolo sodalizio, senza fini di lucro ed apolitico, sono stati risarciti e liquidati con somme di denaro più che dignitose eredi di persone decedute. Stesso discorso – scriveva sempre Carlo Montanari – anche per le persone attualmente in vita e che, a causa dell’amianto, si sono ammalate. Inoltre, nonostante una norma che prevedeva la prescrizione (e quindi nessuna assegnazione di denaro), si è giunti ad un accordo con i vertici Sacelit di Bergamo per risarcire anche gli eredi di persone decedute da più di dieci anni. La trattativa, conclusasi materialmente presso lo studio dell’avvocato Massimo Olivetti che ha curato l’aspetto legale della questione, ha stupìto un po’ tutti, soprattutto coloro (malati ed eredi) che dopo anni di promesse e rassicurazioni, magari speravano nell’inizio di un processo tra una decina di anni e nel risarcimento, forse verso il 2040!”
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Alla moglie di Carlo Montanari, Antonietta, ai figli Elisa e Ciro, quest’ultimo giornalista televisivo, ed ai nipoti, vanno, in questo momento di dolore, le più sentite condoglianze di quisenigallia.it
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