A Senigallia troppe cose non vanno, il consigliere Campanile chiede l’intervento del Prefetto
A Senigallia troppe cose non vanno, il consigliere Campanile chiede l’intervento del Prefetto
SENIGALLIA – In questi giorni si è parlato di imposta di soggiorno, a carico dei turisti, finalizzata all’organizzazione e al finanziamento degli eventi estivi. Circa mezzo milione di entrate all’anno a fronte di una presenza circa doppia. Alla ricerca di fondi per conservare il Summer (dopo aver perso il Cateraduno a vantaggio di Pesaro, probabilmente la Festa del Pane dirottata ad Ancona, il Festival del Giallo non si sa dove) il Sindaco ha respinto anche l’idea di revisione dell’imposta. Saranno i residenti senigalliesi a farsi carico dei costi non coperti aggiungendo così tassa a tassa (ora parcheggi blu h24 , multe, revoca esenzioni auto Green, impianti sportivi, non si sa la TARI).
Ma che cosa si sa di questa imposta negli ultimi due anni? Pochissimo, quasi nulla. E’ stata applicata correttamente? Ci sono state contestazioni ed azioni di rivalsa? Quali eventi ha finanziato? Pensare che l’incasso derivante dagli appartamenti in affitto sia stato di 14,00€ e solo ad agosto o che i campeggi abbiamo contribuito complessivamente per 69.732,30 per l’intero anno, comporta inevitabilmente approfondire l’argomento.
Per farlo e, più in generale, per avviare un’analisi sull’intero comparto e formulare eventuali proposte correttive, il regolamento prevede l’istituzione di un “Osservatorio permanente dell’imposta di soggiorno” costituito da elette nelle istituzioni ( 2 consiglieri di maggioranza e 2 consiglieri di minoranza)e rappresentanti delle associazioni più rappresentative dei titolari delle strutture ricettive. Una volta l’anno deve essere redatta una relazione da presentare in Consiglio Comunale e da inviare all’Osservatorio Nazionale del Turismo.
A 30 mesi dall’inizio del governo della destra di Olivetti non c’è traccia né dell’Osservatorio né delle relazioni. Il Sindaco si diletta a sorseggiare un caffè con alcuni operatori economici e tutto finisce lì, con seguito magari di espressioni di plauso dai vari comitati a difesa del Sindaco, spesso composti da un paio di persone se non addirittura individuali.
L’inadempienza è grave, gravissima, ed il Presidente Bello che spara commi e paragrafi al ritmo di una mitraglia è stato ed è silente. Ennesima dimostrazione di come la destra senigalliese sia più sensibile alle istanze dei gruppi organizzati di pressione che ai cittadini e al rispetto della legge.
Di fronte ai tanti episodi di chiusura nei confronti delle opposizioni, alla spiccata volontà di evitare il confronto sui temi portanti del governo cittadino (per fare poi vittimismo), alla mancanza di partecipazione da parte degli assessori e dei consiglieri di maggioranza (presenti ma quasi sempre ammutoliti) si deve rispondere politicamente anche alzando la voce. Ma quando si abusa del potere c’è la necessità di rivolgersi all’autorità superiore del Prefetto.
Per questo motivo il consigliere Campanile ha denunciato al Prefetto la situazione chiedendo un intervento per il ripristino della legalità.
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