Mugianesi: “Uscire dalla logica emergenziale e iniziare seriamente con la prevenzione”
Mugianesi: “Uscire dalla logica emergenziale e iniziare seriamente con la prevenzione”
A sei mesi dall’alluvione di Senigallia e del suo entroterra la Cna lancia un appello alle Istituzioni per un vero salto di qualità amministrativa del territorio
di GIACOMO MUGIANESI*
SENIGALLIA – La ferita è ancora aperta. E sanguina. A sei mesi dall’alluvione che ha colpito il nostro territorio la paura non è affatto un brutto ricordo, ma una costante insopportabile.
La tragedia di pochi mesi fa è ancora, più che mai, una ferita lontana dal rimarginarsi. La viabilità in alcune parti è ancora da riattivare e le aziende colpite sono sempre più demoralizzate a causa da tempi incerti di ripristino e messa in sicurezza, oltre che terrorizzate ad ogni allerta meteo.
“Perché dovremmo continuare ad investire in questo territorio? Perché lavorare senza alcuna tutela?” Sono queste le domande che da mesi la CNA raccoglie direttamente dagli imprenditori. Anche il presidente nazionale di CNA, Dario Costantini ha voluto ascoltare i pensieri e le paure delle aziende e lo ha fatto entrando personalmente dentro le attività più colpite, guardando negli occhi gli imprenditori.
Ad oggi ci sono state solo “pacche sulla spalla” e promesse. Ma la pazienza per molti si sta sempre più trasformando in frustrazione, sconforto e paura di vivere in un territorio fatto di bellezze paesaggistiche e di persone fantastiche ma anche di pericoli che sembrano insormontabili, come la gestione dei fiumi Misa e Nevola. Sappiamo che non è così ma è fondamentale che tutti i livelli amministrativi del territorio facciano un notevole salto in avanti nel loro compito ed escano dalla logica emergenziale per entrare in quella preventiva.
Senigallia, come per altri comuni, è ancora senza un ponte a dir poco fondamentale per i collegamenti della città, un’infrastruttura senza la quale molte attività stanno subendo un ulteriore contraccolpo dopo il periodo covid, i rincari delle materie prime e i costi energetici.
A monte gli argini dei fiumi, nonostante gli interventi in somma urgenza fatti alcune settimane fa, continuano a cedere dopo ogni pioggia di maggiore entità e le vasche d’espansione, tanto conclamate, sono ancora un disegno su carta. Bisogna fare di più e bisogna farlo infretta.
I fondi a sostegno delle famiglie, delle imprese e dei comuni sono stati stanziati in parte, ora è il momento di bruciare i tempi per non aggravare ancora di più la situazione, per non perdere la fiducia verso le Istituzioni. La comunità deve ritornare a respirare a pieni polmoni per rianimare un’economia che rischia di rimanere definitivamente contratta, senza investimenti e quindi senza futuro.
Siamo alle porte di una nuova stagione turistica, l’augurio è quello di affrontarlo con il sorriso, eliminando quel velo di terrore e paura sul futuro, affrontando quello che verrà con fiducia e a testa alta. Lo dobbiamo alla comunità a noi stessi e alle generazioni che stanno crescendo.
*Segretario Cna Senigallia
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