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Campanile: “La Spiaggia di Velluto invasa da una marea nera lunga 10 chilometri”

Campanile: “La Spiaggia di Velluto invasa da una marea nera lunga 10 chilometri”

La denuncia del consigliere comunale: “Puliscono i fossi e sporcano il mare e la spiaggia”

di GENNARO CAMPANILE*

SENIGALLIA – Da lontano sembrava una enorme chiazza di petrolio che andava dal Cesano a Marzocca, decisa a scaricarsi in spiaggia. Oppure una lingua nera e sottile di alghe che galleggiava verso riva seguendo il flusso delle onde.

Quando ha spiaggiato ci si è resi conto che non di petrolio o di alghe si trattava ma di detriti vegetali tagliuzzati minuti, provenienti probabilmente dalla pulizia dei fossi (e del fiume?) perché una quantità così grande e di questa tipologia non può essere un fatto naturale.

Dopo tante segnalazioni e lamentale (Amo Senigallia ha fatto la sua parte sollecitando pubblicamente il Consorzio di Bonifica ad assumersi le sue responsabilità), sia per la pericolosità che per il decoro, finalmente è stata fatta pulizia nei fossi. Evidentemente però è stato lasciato tutto (o gran parte) nell’alveo così che le ultime piogge hanno portato tutto a mare, il quale puntualmente ha restituito quello che ha ricevuto.

Eco Demolizioni si è data da fare con grande solerzia e la spiaggia è stata quasi totalmente ripulita con un gran viavai di camion ed i rifiuti (anche maleodoranti) sono stati in gran parte smaltiti. I resti sono ancora depositati in grandi cumuli verso il Cesano e all’altezza della Rotonda, dove spiccano tronchi e rami tagliati (e non spezzati), segno evidente dell’intervento dell’uomo.

I cittadini senigalliesi pagheranno questo smaltimento attraverso la TARI del 2024. Ma è giusto? E’ giusto che Senigallia si faccia sempre carico di quello che arriva sulla spiaggia anche quando la causa ha origine al di fuori dei confini del comune o è imputabile a lavori del Consorzio di Bonifica delle Marche?

E’ stato richiesto di audire in Commissione la Eco Demolizioni per conoscere i particolari e chi paga il conto della manutenzione continua sulla spiaggia, dalla pulizia alle barriere, agli sbancamenti. Ci sono in ballo anche le 6.000 tonnellate di rifiuti dovuti all’alluvione (contro i 500 contrattuali all’anno che si scaricano sulla Tassa Rifiuti che paga ogni nucleo familiare senigalliese).

Ma chissà perché il presidente Liverani da mesi non si decide a farlo, come pure ad audire i fornitori di energia. C’è qualcosa che la destra che governa la città teme che si sappia? Evidentemente secondo l’amministrazione Olivetti la “trasparenza” è un convegno burocratico, la pubblicazione delle delibere, non rispondere o rimandare le risposte, aver paura che i commissari pongano domande precise.

*Consigliere comunale AmoSenigallia

QS – RIPRODUZIONE RISERVATA - www.quisenigallia.it

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