Serra de’ Conti dice sì all’accoglienza dei migranti. Ma con quale modello?
Serra de’ Conti dice sì all’accoglienza dei migranti. Ma con quale modello?
di MARIO ROMAGNOLI
SERRA DE’ CONTI – Il “Comitato 13 Marzo“ di Serra de’ Conti nato per fare il punto sul futuro utilizzo dell’ex Hotel de Conti e che al momento attuale ha raccolto oltre 300 adesioni, ora prende in esame il problema dell’accoglienza dei migranti.
“È ampiamente documentato che il modello di accoglienza dei CAS può generare disagio per gli ospiti e anche problemi di ordine pubblico, com’è normale che sia nel momento in cui si ammassano persone provenienti da paesi o religioni in conflitto tra loro, appartenenti a etnie diverse, costringendole a condividere la stessa camera e gli stessi spazi. Sofferenze ulteriori, oltre a quelle già provate nei propri paesi d’origine e durante i cosiddetti ‘viaggi di fortuna’. Una violenza sulla violenza”.
“Crediamo – conclude il Comitato – che il modello di accoglienza attuale sia un’aberrazione del concetto stesso di accoglienza, come, d’altro lato, pensiamo che un CAS in pieno centro abitato a Serra de’ Conti, con capienza fino a 100/150 posti, debba preoccupare molto per le ricadute sociali che potrebbe generare nella collettività che accoglie. Riteniamo che l’interesse pubblico debba prevalere sempre su quello privato“.
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