Venerdì transiteranno a Senigallia i ciclisti della Pedalata della Legalità
Venerdì transiteranno a Senigallia i ciclisti della Pedalata della Legalità
SENIGALLIA – Per il secondo anno consecutivo, il Presidio Attilio Romanò di Senigallia è onorato e felice di ospitare i ciclisti della Pedalata della Legalità, giunta alla sua 3° edizione.
Il Gruppo Sportivo Virtus Casalgrande e Ciclistica Emiliana, è composto da otto ciclisti e quattro assistenti, che già lo scorso anno abbiamo avuto modo di conoscere ed apprezzare, nell’incontro avvenuto presso il Centro Accoglienza Palazzolo, che con generosità ha messo a disposizione i propri spazi per una sosta del gruppo.
Anche quest’anno la tappa senigalliese del prossimo 26 maggio, verrà ospitata nuovamente dal Centro Palazzolo, per poterci raccontare di un anno all’insegna di iniziative e progetti che hanno coinvolto entrambe le realtà e manifestare la gratitudine per la vicinanza dimostrata dal gruppo nel periodo dell’alluvione che ha colpito Senigallia.
La Pedalata della Legalità nasce dalla riflessione a seguito del processo Aemilia, che ha visto l’Emilia Romagnacoinvolta in fatti di ‘ndrangheta: i ciclisti, però hanno voluto cogliere tale grave evento per manifestare amicizia e vicinanza ai residenti reggiani provenientida comuni campani e calabresi, mettendosi in movimento ed unendo le città con un invisibile filo rosso, che ha unito Nord e Sud, nella consapevolezza delle tante persone che fanno la propria parte per combattere la criminalità, anche attraverso lo sport. Quest’anno la riflessione si spinge fino alla Sicilia, nel cui territorio la Pedalata si concluderà, il prossimo 3 giugno.
Attendiamo con impazienza l’arrivo dei nostri amici ciclisti, che sosteranno a Senigallia il 26 maggio alle 13/13:30 circa per il pranzo e proseguiranno il proprio percorso fino a Loreto, dove trascorreranno la notte. L’occasione ci pare importante, anche per ricordare la Strage di Capaci, che proprio il 23 maggio ricorre, nella quale persero la vita Francesca Morvillo, Rocco Dicillo, Antonino Montinaro, Vito Schifani e Giovanni Falcone, uomini e donne impegnati quotidianamente nel contrasto alla criminalità organizzata.
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