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Roberto Paradisi: “Oggi ultimo giorno da dirigente del dottor Maurizio Mandolini, anima e motore dell’Unione dei Comuni”

Roberto Paradisi: “Oggi ultimo giorno da dirigente del dottor Maurizio Mandolini, anima e motore dell’Unione dei Comuni”

di ROBERTO PARADISI

SENIGALLIA – Oggi è stato l’ultimo giorno da dirigente del dottor Maurizio Mandolini, anima e motore dell’Unione dei Comuni e per anni al vertice dei Servizi Sociali del Comune di Senigallia. Una vita al servizio della pubblica amministrazione.

L’età della pensione è arrivata forse “pre-maturamente”, ma queste sono le attuali norme.   Lex, dura lex. Ricordo, da giovane consigliere comunale, inziali attriti politici. Anche vivaci. Forse anche per immaturità politica (ogni tanto è bene mettersi in discussione, farebbe bene a molti), avevo un pregiudizio: ogni dirigente piazzato dall’Amministrazione avversaria scontava (e continua a farlo nella testa di tanti) una sorta di “damnatio” politica. Il dottor Mandolini non si legò nulla al dito. Semplicemente comprese. E attese l’occasione per smentirmi.

E quando fu il momento di mettere in gioco la sua professionalità nelle occasioni in cui incrociammo le nostre attività (io da consigliere di opposizione, lui da dirigente pubblico), mi dimostrò con i fatti – e mai con le chiacchiere – non solo che lui i pregiudizi non li aveva ma, soprattutto, che quando incontrava proposte e battaglie intelligenti e funzionali al bene pubblico non solo era perfettamente in grado di riconoscerle ma le sposava, anche magari dovendo poi chiarire posizioni scomode a chi deteneva le redini del governo cittadino.

Negli anni, ne ho apprezzato la competenza in ogni singolo settore: dalle più complicate questioni sociali o sanitarie alla valorizzazione delle attività sportive, fino a spingersi in settori non di sua stretta competenza. Una competenza estesa ai profili normativi (anche complessi) e ordinamentali ed una capacità di muoversi fluidamente nei meandri della pubblica amministrazione che in pochi possono vantare. Il tutto, condito da una invidiabile capacità di analisi e da una costante, brillante ironia mutuata forse dalle più alte scuole di vita partenopee. Ciò che mi ha sempre colpito del dottor Mandolini è che di fronte a qualsiasi problema, anche il più drammatico (e ve ne sono stati in questi anni), non si è mai scomposto, nemmeno da un punto di vista meramente espressivo. Non era mai cinismo. La sua reazione nell’accogliere i problemi è da sempre stata immediatamente orientata alla loro soluzione. Non si scomponeva perché già elaborava una possibile via d’uscita.

Per un amministratore pubblico, è la perfetta spalla giuridico-istituzionale: capacità di visione politica accompagnata dalle competenze tecniche per risolvere questione e rendere operative le progettualità. In tutto questo, nel dottor Mandolini non sono mai riuscito a scorgere scorie di umana burocratizzazione. Ho visto sempre un Uomo. Mai un burocrate. Amato dai suoi collaboratori e rispettato da ogni autorità politica. Si dice che nella pubblica amministrazione, nessuno è insostituibile. Lui lo è. Ed in effetti, come un “highlander” ora non tornerà a casa. Resterà (speriamo in eterno) come consulente dell’Unione dei Comuni. Ma una pagina importante di umanità, professionalità e competenze al vertice nei nostri territori, si chiude. Buon pensionamento ad un Uomo verticale.

 

QS – RIPRODUZIONE RISERVATA - www.quisenigallia.it

Un pensiero su “Roberto Paradisi: “Oggi ultimo giorno da dirigente del dottor Maurizio Mandolini, anima e motore dell’Unione dei Comuni”

  • Antonio Murena

    Ciao Maurizio. Dalla foto, credo tu sia il mio compagno di classe presso il Liceo Scientifico Mercalli di Napoli. Sezione “E” anni 1971-1976. Il mio nome è Antonio Murena. Ho effettuato questa ricerca dopo che, tanti anni dopo, ho ripreso i contatti con due nostri vecchi compagni di classe. Mi unisco ai complimenti che ti sono arrivati per la tua carriera professionale e non solo. Ti porgo i migliori auguri per la pensione. Saluti affettuosi.

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