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Italia Nostra chiede più attenzione nel ripristino delle dune presenti sul litorale

Italia Nostra chiede più attenzione nel ripristino delle dune presenti sul litorale

SENIGALLIA – “Il progetto di ripristino e gestione dell’ambiente dunale senigalliese iniziato più di dieci anni fa rischia di cadere nella dimenticanza e passare nella categoria dei progetti di secondo piano, se non si istituzionalizza con convinzione l’obbligo della manutenzione e il controllo del rispetto del piano affidato ad uno specifico ufficio”. Inizia così una polemica presa di posizione della sezione di Senigallia di Italia Nostra.

“Gli obiettivi iniziali erano quelli della tutela dell’esistente, ossia le dune già formate e presenti lungo il litorale del Ciarnin e il ripristino delle dune lungo il litorale nord (Cesanella-Cesano) attraverso metodologie a bassissimo impatto ambientale. La formazione delle nuove dune infatti segue il processo naturale mediante la gestione della flora di spiaggia, che favorisce la deposizione della sabbia trasportata dal vento e l’accrescimento nel tempo delle dune.

“L’amministrazione comunale ha sposato inizialmente il progetto, il quale mira anche alla tutela del Fratino, piccolo e sempre più raro uccello che nidifica in spiaggia e protetto dalla direttiva comunitaria “Uccelli”, e dei fossi dove vive il Rospo smeraldino, anfibio tutelato dalla direttiva comunitaria “Habitat”. I risultati iniziali sono stati incoraggianti con l’arresto, o per lo meno il controllo, dell’erosione antropica alle dune del Ciarnin e lo sviluppo delle prime proto-dune lungo il litorale nord. Anche Fratino e Rospo smeraldino hanno visto migliorato il loro status di conservazione.

“Le difficoltà non sono state poche, dalla resistenza o anche ostilità di alcuni operatori balneari e bagnanti alla superficialità e alla frequente “distrazione” della ditta incaricata di volta in volta della pulizia dell’arenile, spesso troppo legata ad un’idea sbrigativa di pulizia a discapito della vegetazione dunale e a volte dei nidi del Fratino. Senza contare il forte impatto di certi eventi cosiddetti turistici che non tengono conto della tutela delle dune in formazione sul litorale nord. Questi rischi si presentano puntualmente ad ogni stagione turistica, mentre la tutela di questo delicato ambiente costiero dalla minaccia portata dagli interessi “turistici” e dal disinteresse delle ditte di pulizia trova sostenitori sempre più tiepidi e distratti, dopo che sono venuti meno i gruppi di volontari che avevano promosso il progetto e che assicuravano, in sintonia con la amministrazione comunale, un minimo di gestione tecnica del settore e ne studiavano la sua evoluzione.

“La situazione attuale – afferma sempre Italia Nostra – legittima forti dubbi sulla reale intenzione dell’Amministrazione di tutelare fino in fondo l’ambiente costiero e sulla sua capacità e volontà di resistere alle pressioni dei soliti interessi economici e ai comportamenti “maldestri”, intenzionali o meno, dei tanti che hanno a che fare con questo settore.

“Le dune costiere costituiscono un “bene comune” e come tale la loro tutela spetta al governo della città. Ma perché la tutela sia effettiva è necessario innanzitutto che sia redatta una mappa aggiornata delle dune basata sullo stato di fatto e che il controllo e la responsabilità del loro stato siano affidati ad un preciso ufficio e ad un preciso dipendente comunale, che possa essere punto di riferimento per istanze e proposte da parte delle associazioni e dei cittadini, coinvolgendo competenze sempre necessarie per la corretta gestione di un ambiente così particolare. Così si evita anche il ripetersi sistematico di anno in anno delle proteste delle associazioni ambientaliste, che spesso non possono far altro che prendere atto dei danni arrecati, come testimoniano efficacemente le immagini allegate, dove le dune appaiono erose continuamente ora dai concessionari, ora dai lavori di pulizia, ora dalle mareggiate, facilitate dalle ruspe che scavano a ridosso delle dune stesse”, conclude la sezione di Senigallia di Italia Nostra.

 

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