“Sull’Hotel de’ Conti l’Amministrazione comunale non è stata sempre chiara”
“Sull’Hotel de’ Conti l’Amministrazione comunale non è stata sempre chiara”
A Serra de’ Conti una nuova presa di posizione del “Comitato 13 Marzo”
di MARIO ROMAGNOLI
SERRA DE’ CONTI – E’ oramai definitivo l’acquisto da parte della Eurolex Servizi dell’ex Hotel de Conti che destinerà a Centro di accoglienza straordinaria per migranti che dovrebbero essere 50, tutti componenti nuclei familiari.
Ora il “Comitato 13 Marzo” sulla propria pagina Facebook ha pubblicato un articolato intervento sui rapporti intercorsi con l’Amministrazione comunale in merito alla vicenda che ha suscitato molto scalpore e preoccupazione nella comunità locale.
“Dal giorno della prima assemblea aperta a tutti i cittadini del 20 marzo – esordisce il Comitato – l ’Amministrazione comunale ha sempre dichiarato pubblicamente tre aspetti: 1) quando hanno appreso la notizia della possibile vendita dell’Hotel da ‘voci di popolo’, il sindaco Letizia Perticaroli ha scritto al Prefetto e, visto che si trattava di una trattativa tra privati e poiché erano solo voci, non poteva di certo rendere la notizia di pubblico dominio; 2) che condividevano le stesse identiche preoccupazioni dei cittadini; 3) che volevano lavorare insieme al Comitato per gestire questa situazione“.
Invece per il Comitato “1. I fatti dicono che in realtà l’Amministrazione comunale, e in particolare il sindaco, erano a conoscenza della trattativa sin dal mese di aprile 2022, in quanto erano stati informati dalla società Hotel De’ Conti e prima ancora dalla società potenziale acquirente Eurolex (fonte: liquidatore Hotel De’ Conti)… quindi non proprio semplici ‘voci di popolo’. Sarebbe stato dunque doveroso informare i cittadini già da allora, e per diversi motivi: a) il Comune è stato tra i fondatori e tra i promotori della realizzazione dell’Hotel De’ Conti, quindi la vendita di un bene che nasce con un fine socio-economico per l’intera collettività 𝗻𝗼𝗻 𝗽𝘂𝗼̀ 𝗲𝘀𝘀𝗲𝗿𝗲 𝗰𝗼𝗻𝘀𝗶𝗱𝗲𝗿𝗮𝘁𝗮 𝗰𝗼𝗺𝗲 𝘂𝗻𝗮 ‘𝗳𝗮𝗰𝗰𝗲𝗻𝗱𝗮 𝘁𝗿𝗮 𝗽𝗿𝗶𝘃𝗮𝘁𝗶’. b) l’impatto che avrebbe avuto la nuova destinazione dell’hotel meritava un confronto aperto con i cittadini, proprio perché, se si vuol essere accoglienti, 𝗶 𝗰𝗶𝘁𝘁𝗮𝗱𝗶𝗻𝗶 𝗱𝗼𝘃𝗿𝗲𝗯𝗯𝗲𝗿𝗼 𝗽𝗿𝗲𝗽𝗮𝗿𝗮𝗿𝘀𝗶 𝗲 𝗻𝗼𝗻 𝘀𝗰𝗼𝗽𝗿𝗶𝗿𝗹𝗼 𝗮𝗹𝗹’𝗶𝗺𝗽𝗿𝗼𝘃𝘃𝗶𝘀𝗼 𝗽𝗲𝗿𝗰𝗵𝗲́ 𝗰𝗮𝗱𝘂𝘁𝗼 𝗱𝗮𝗹𝗹’𝗮𝗹𝘁𝗼, dalla sera alla mattina. c) si sarebbero diradati i mille dubbi, che sono poi nati, sulla evidente volontà 𝗱𝗶 𝘁𝗲𝗻𝗲𝗿𝗲 ‘𝘀𝗼𝘁𝘁𝗼 𝘁𝗿𝗮𝗰𝗰𝗶𝗮’ 𝗹𝗮 𝗾𝘂𝗲𝘀𝘁𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗳𝗶𝗻𝗼 𝗮 𝗰𝗼𝘀𝗲 𝗳𝗮𝘁𝘁𝗲”.
Il Comitato al punto 2 del proprio intervento afferma: “Se si condividono le stesse preoccupazioni dei cittadini, che in poco tempo sono diventati oltre 750, non si può dichiarare che nel paese ‘c’è una spaccatura’ o peggio ancora ‘non riconosco i miei cittadini’.
L’Amministrazione comunale ha deciso di fregarsene del pensiero di oltre 750 cittadini perché il suo punto di vista era totalmente all’opposto“.
E questo ci porta diretti al punto 3. “Abbiamo invitato – stigmatizza il Comitato – l’Amministrazione comunale alla seconda assemblea pubblica ad Osteria, ma hanno declinato l’invito. Poi hanno rifiutato la nostra richiesta di domandare un incontro con il Prefetto (che abbiamo dovuto inviare da soli). Hanno rifiutato anche la nostra richiesta di sollecitare il Prefetto alla stesura del protocollo d’intesa e al mantenimento delle promesse fatte nell’incontro avuto in Prefettura il 19 aprile. Quindi dobbiamo lavorare insieme in che senso? In ogni caso ci siamo dovuti muovere da soli, perché è chiaro che l’Amministrazione comunale ha scelto di stare da un’altra parte.
“E lo ha fatto in modo compatto, cosa che riteniamo ancor più grave. Si perché se si è compatti nel portare avanti una linea non c’è nulla di male, ma poi bisogna essere coerenti. E invece quello che più ci ha sconcertati e delusi, è che se da una parte il Sindaco è stato sempre coerente con il suo pensiero già da oltre un anno, dall’altra la squadra che lavora con Lei, invece, troppe volte ‘a microfoni spenti ‘ ci ha manifestato altri pensieri“.
“Ci sarebbe piaciuto – conclude il Comitato – più coraggio e un’assunzione di responsabilità più forte da parte di tutti i componenti dell’attuale Amministrazione nel prendere posizione su questo tema. E invece hanno fatto squadra pubblicamente (il che gli fa onore, per carità…), ma dietro le quinte non sono risultati così compatti.
“Che siano però consapevoli che il non scegliere è comunque una scelta. La nostra triste consapevolezza, invece, è che il pensiero dei cittadini diventa utile e degno di attenzione solo quando si parla di elezioni”.
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