La legittima difesa non è una norma per donne?
La legittima difesa non è una norma per donne?
Venerdì 16 giugno, alle ore 20,30, è in programma un seminario nella sala Convegni dell’Hotel HR (ex Hotel Ritz)
SENIGALLIA – La legittima difesa non è una norma per donne? La tesi è di alcune docenti dell’Università Bicocca di Milano e sarà il tema principale del 4° seminario nazionale di Difesa Legittima Sicura (dal 16 al 18 giungo a Senigallia) organizzato da Unione delle Terre della Marca Senone e Difesa Legittima Sicura.
L’approfondimento giuridico (con evidenziazione degli aspetti anche psicologici) è previsto per venerdì sera con una amplia tavola rotonda alla presenza di professionisti e nomi illustri nel panorama giuridico e sportivo locale e nazionale.
Il tema della tavola rotonda è emblematico: “Non è una norma per donne? La legittima difesa tra diritti negati e interpretazioni pregiudiziali”.
All’evento, accreditato dall’ordine degli avvocati, parteciperanno la professoressa Loredana Garlati dell’Università Milano Bicocca (autrice del saggio “La legittima difesa delle donne”), il dottor Ruggiero Dicuonzo e la dottoressa Serena Bizzarri (sostituti procuratori della Repubblica presso il Tribunale di Ancona), l’avvocato Roberto Paradisi (presidente DLS) e la dottoressa Ilaria Lauria (psicologa Dls e istruttrice di arti marziali). Saluti e interventi dell’olimpionica di judo Rosalba Forciniti (testimonial DLS) e del maestro Enzo Failla, responsabile nazionale per la Fijlkam del sistema MGA (metodo globale di auto-difesa). Condurrà e modererà il dibattito il giornalista Luca Pagliari.
“Il focus di quest’anno – ha spiegato il presidente di DLS avvocato Roberto Paradisi – parte certamente da una provocazione ma pone un tema molto sentito: al di là delle tesi di un “diritto penale di genere” che, personalmente non condivido, esiste realmente un problema di applicabilità dell’istituto della legittima difesa per i soggetti più vulnerabili. Mettere su uno stesso tavolo – ha poi precisato l’Avv. Paradisi – studiosi, avvocati, magistrati e psciologici è un modo per aprire un dibattito nazionale e porre temi di riflessione al legislatore”.
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