Straordinaria chiusura per il Festival internazionale del Fado
Straordinaria chiusura per il Festival internazionale del Fado
Mille spettatori in tre serate memorabili, pubblico in delirio, Moni Ovadia straordinario e musicisti favolosi. Continua fino al 7 luglio la mostra su Lisbona alla Biblioteca Antonelliana
SENIGALLIA – Si è conclusa con una serata indimenticabile per gli appassionati di musica la terza edizione del Festival Internazionale del Fado a Senigallia.
Una media di oltre 300 persone per ognuna delle tre serate (sicuramente di più nel sabato conclusivo) ha seguito i concerti di musicisti fantastici, dai “fadisti” puri provenienti dal Portogallo fino a straordinari interpreti marchigiani, passando per cantautori di fama nazionale che hanno mischiato i propri generi con quelli delle melodie del fado.
Il direttore artistico Marco Poeta ha colto nel segno arrivando a perfezionare quanto già nelle prime due riuscitissime edizioni era stato avviato.
Piazza Roma è esplosa d’entusiasmo così come, per quanto in un’atmosfera più ovattata, il Teatro La Fenice in cui gli organizzatori sono stati costretti a spostare la seconda delle tre serate a causa del maltempo.
Il pubblico dei senigalliesi, dei turisti e di coloro che sono giunti appositamente ha salutato con applausi scroscianti e grande coinvolgimento gli interpreti portoghesi del fado Custodio Castelo, Jorge Fernando e Vania Duarte che hanno suonato e cantato anche con Marco Poeta, con il bassista Philip Larsen, con il contrabbassista Ares Tavolazzi.
Ma ha incantato il pubblico anche la cantante di fado marchigiana doc Alessandra Losacco. Sono marchigiani pure gli straordinari Oneiric folk e il bravissimo bandoneonista Daniele Di Bonaventura che hanno esaltato tutti in un’ultima serata che passerà agli annali anche per gli interventi sul palco di un Moni Ovadia ispiratissimo che ha coinvolto il pubblico parlando del fado e della musica popolare che, partendo dai bassifondi, riesce ad arrivare a vertici inesplorati. E quando gli Oneiric folk, quasi a voler unire il Mediterraneo dal Portogallo alla Grecia hanno intonato le note de sirtaki, Ovadia è sceso in platea per ballare insieme al pubblico nell’atmosfera gioiosa dell’incantevole serata estiva senigalliese.
Molto apprezzate anche le incursioni di due grandi autori come Max Manfredi e Massimo Bubola. Dalle collaborazioni di entrambi con Fabrizio De André sono nate canzoni che rimarranno per sempre nell’immaginario collettivo degli italiani. Ma è impossibile non citare le fantastiche note che profumano di Mediterraneo di Nando Citarella, napoletano nell’anima e nella poesia delle sue atmosfere. Citarella si è esibito in duo con una grandissima rivelazione, il chitarrista Michelangelo (Micky) Piperno, bravissimo e suadente nel pizzicare le corde come pochi altri sanno fare.
Il Festival Internazionale del Fado di Senigallia, patrocinato dal Comune e organizzato dal Centro Culturale Aps di Potenza Picena presieduto da Mauro Mazziero, si è avvalso anche della partnership del tour operator Senigallia incoming presieduto da Simona Romagnoli.
Attenzione però, perché se è vero che i concerti sono finiti, non è finito il festival nella sua interezza. Fino al 7 luglio, infatti, è visitabile alla Biblioteca Antonelliana (dalle 9 alle 13.30 e dalle 15.30 alle 18.30) la mostra “Là dove è nato il fado” con le foto di Marco Poeta e i disegni di Michela Zasio sugli angoli e gli scorci più caratteristici dei quartieri popolari di Lisbona.