Giovanelli: “A Senigallia serve un sistema sanitario territoriale efficiente”
Giovanelli: “A Senigallia serve un sistema sanitario territoriale efficiente”
Questa mattina c’è stato un presidio davanti all’Ospedale. Il caso del servizio di Psichiatria
di GIOVANNI GIOVANELLI*
SENIGALLIA – Il presidio di oggi davanti all’Ospedale di Senigallia in preparazione della manifestazione regionale del 15 Luglio prossimo ha denunciato non solo la criticità della struttura ospedaliera di Senigallia ma anche il depotenziamento dei servizi sanitari territoriali.
Tra questi servizi sottofinanziati e sottodimensionati per operatori e professionisti risulta esserci anche il servizio di Psichiatria territoriale ed ospedaliera
I dati sono impietosi e collocano la Regione Marche all’ultimo posto della graduatoria nazionale Attualmente la situazione nella Regione Marche per la psichiatria è cosi strutturata:
spesa totale (mln) 75,9; previsti da dpr 274\1999 – rispetto ai 150 milioni previsti da POSM (progetto obiettivo salute mentale) 150
risorse umane 703; previsti da POSM 1048
medici psichiatri 116; previsti 157
IL Csm centro salute mentale di Senigallia registra queste criticità:
- utenti in cura 1650, il 2,2% della popolazione equivalente (dato medio da letteratura 2%)
- gruppi appartamento 2 (il Csm di Jesi ha 10 gruppi appartamento)
- numero utenti per medico psichiatra 210 (il dato nazionale è 150)
La pesante situazione dei servizi di psichiatria mancanti sul territorio produce un alto numero di TSO, di questi dopo un mese dalle dimissioni dal reparto di psichiatria dell’ospedale molti rientrano di nuovo con altrettanti TSO, creando così una porta girevole continua, con aggravamento della qualità della vita delle persone e con costi alti (un posto letto ospedaliero nella nostra regione è di circa 800 euro die) che invece vengono sottratti alla scommessa seria, che è quella inclusiva sociale (abitare indipendente, lavorare con contratti part o full time).
La platea di riferimento per le Marche è di circa 30.000 utenti presi in cura, che se viene rapportato all’indice Istat medio familiare produce una popolazione perennemente immersa nella fragilità mentale equivalente a una media città!
Occorre ripartire immediatamente da una seria programmazione territoriale per affrontare anche questa emergenza!
*Responsabile Cisl Senigallia