L’opposizione denuncia un nuovo “clamoroso autogol dell’assessore Cameruccio”
L’opposizione denuncia un nuovo “clamoroso autogol dell’assessore Cameruccio”
“Ha fornito una risposta imbarazzante all’interrogazione sull’area delle ex Colonie Enel”
SENIGALLIA – Dai gruppi consiliari del Partito democratico, Diritti al Futuro, Vivi Senigallia e Vola Senigallia riceviamo e pubblichiamo:
“Abbiamo letto con attenzione la risposta che l’assessore Cameruccio ci ha fornito in seguito alle nostre sollecitazioni. Ricordiamo a tutti che tra gli obiettivi strategici di riqualificazione della fascia costiera, il Piano Regolatore Generale prevedeva la trasformazione del complesso delle ex Colonie Enel in un polo turistico-ricettivo, fissato nella misura del 70% della superficie edificabile.
“L’assessore Cameruccio dichiara apertamente, invece, che una “maggior quota di residenziale può aiutare l’economia turistica del lungomare e della spiaggia di velluto”.
“Il tutto senza un dibattito politico nella città, cancellando con un colpo di penna l’obiettivo generale del Piano e trattarlo come fosse un procedimento amministrativo di ordinaria gestione.
“Ci chiediamo su quali dati l’assessore Cameruccio fondi la propria analisi, ritenendo la destinazione turistico-ricettiva non in grado di generare nuovo valore economico alla città, sia in termini occupazionali (ricordiamo all’assessore che abbiamo un istituto alberghiero tra i più importanti d’Italia) ma anche di garanzia e soddisfazione verso una clientela che fatica a trovare un’offerta variegata di servizi innovativi e qualificati nell’ospitalità turistica, divenendo punto di riferimento per la città e per l’intera regione.
“L’assessore Cameruccio è quindi convinto che triplicare gli appartamenti, passando da 30 a 90 circa, sarà in grado “di aiutare l’economia turistica” della città?
“Ci chiediamo in tutto questo: dove è, poi, l’interesse pubblico di un’operazione simile? Abbiamo chiesto ripetutamente a quanto ammonta il contributo straordinario di costruzione e dove sarà destinato, ma anche qui silenzio assoluto e nessuna risposta nel merito.
“L’atto di indirizzo è stato approvato in giunta a metà febbraio, dopo 5 mesi non è stata ancora adottata la variante. Come mai questi tempi così lunghi che, tra l’altro, farebbero scappare qualsiasi imprenditore in vista di potenziali investimenti?”