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“Dobbiamo lottare per difendere il ruolo dei nostri operatori balneari”

“Dobbiamo lottare per difendere il ruolo dei nostri operatori balneari”

Il consigliere regionale Luca Santarelli (Rinasci Marche): “Le nostre spiagge non sono in svendita”

 ANCONA – “Dobbiamo lottare per difendere il ruolo dei nostri operatori balneari, spesso piccoli imprenditori locali, che, in prima persona, vivono e conoscono il valore del nostro mare e dei nostri litorali, per salvaguardare un settore economico così importante, ricordare sempre i sacrifici e le difficoltà economiche che i titolari di concessione di stabilimento balneare stanno vivendo sulla loro pelle, in prospettiva di quanto sta avvenendo con la direttiva Bolkestein”. Interviene così il consigliere regionale Luca Santarelli (Rinasci Marche), a difesa dei gestori degli stabilimenti del litorale marchigiano che, in ambito di concessioni demaniali marittime, dovranno fare i conti con le conseguenze delle norme europee in questo ambito.

“Nessuna ricompensa quindi, per i nostri operatori – prosegue Santarelli – dopo aver impegnato anche ingenti risorse per migliorare servizi e parte infrastrutturale, reinvestendo anche gran parte dei loro ricavi pur non essendo proprietari di tali beni, con capitali propri che necessiteranno di altri anni per rientrare, dalle mere voci di spesa, al meritato guadagno. Ma qui parliamo della bellezza stessa della natura, del nostro territorio, delle nostre spiagge, che sono un patrimonio di tutti. Non si tratta tanto di sbarrare l’ingresso di operatori balneari dall’estero, anche perché risulterebbe del tutto inutile, se impediamo il business di grandi gruppi stranieri, le speculazioni, il rischio che un inestimabile tesoro pubblico divenga solo un lusso per pochi. E noi lo diciamo dagli inizi di questa questione”.

Così, infatti, si prospetta uno scenario critico: “Davvero rischiamo un caos sulle concessioni degli arenili – sottolinea il consigliere di Rinasci Marche -, e dobbiamo fare tutto il possibile perché, se non interveniamo, numerose centinaia di operatori balneari marchigiani verranno spazzati via. E per evitare lo scenario peggiore, noi ci opponiamo con forza, vogliamo capire chi può essere a favore di una simile svendita di un patrimonio che non deve avere mai un prezzo”.

“Ritorniamo così a chiedere a presidente e giunta della Regione Marche – conclude Santarelli – , come abbiamo già fatto tempestivamente lo scorso anno, solo noi per primi, a seguito della sentenza del Consiglio di Stato, di intervenire presso gli organi di competenza, definendo un criterio che stabilisca il vero valore degli investimenti fatti e che si agisca per lasciare un margine di tempo ragionevole per estendere le concessioni, consentendo così l’ammortamento degli investimenti fatti dagli attuali gestori; di ipotizzare una simile proroga anche per quegli operatori, che rientrando in prossimità di nuova concessione si siano già fatti carico di ingenti investimenti per la manutenzione degli arenili o delle attività ad esse connesse; di prevedere un’indennità di avviamento a quei gestori uscenti che diano documentata dimostrazione di non aver ancora ammortizzato gli investimenti fatti durante la gestione; e infine, di disporre che gli attuali operatori balneari, in fase di asta, abbiano il diritto di prelazione a parità di offerta”.

 

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