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“Le associazioni culturali costrette a pagare gli spazi che occupano per proporre spettacoli gratuiti”

“Le associazioni culturali costrette a pagare gli spazi che occupano per proporre spettacoli gratuiti”

Maurizio Tonini Bossi ha chiesto l’intervento del sindaco di Senigallia

SENIGALLIA – Maurizio Tonini Bossi, socio fondatore e referente volontario dell’Associazione corale Luigi Tonini Bossi, ha scritto al sindaco di Senigallia.

“Desidero esprimermi, a titolo personale – si legge nella lettera -, prendendo spunto dalla odierna ennesima uscita pubblica del coro, ospitato in un luogo prestigioso.

“Mi preme sottolineare un aspetto che ritengo necessario per meglio sostenere l’operato volontario, disinteressato e gratuito dell’intero associazionismo Culturale della nostra Comunità Senigalliese, il quale potrebbe essere maggiormente sostenuto e incoraggiato dall’Amministrazione pubblica.

“Modesti sono i sostegni, non solo economici, per favorire aggregazioni positive e “sopravvivenze”. Esistono delle deliberazioni del nostro Consiglio comunale che disciplinano l’uso dell’Auditorium San Rocco e dell’Auditorium dei Cancelli e gli oneri economici che  le associazioni debbono rispettare per “donare gratuitamente” al pubblico opere, musica, spettacoli ecc. Non a caso cito quel “donare gratuitamente”, per sottolineare la contraddizione tra il “donare” e lo stridente onere economico che viene richiesto a chi “dona”; quelle deliberazioni  impongono oneri incomprensibili per l’uso dei 2 citati Auditorium.

“Non vi è alcuna  intenzione di innescare una polemica improduttiva, ma solo esternare  sconcerto e motivi di riflessione. Solo un esempio: gli artisti professionisti e non che vengono a Senigallia per presentare i loro repertori vengono adeguatamente e giustamente remunerati  dalla pubblica amministrazione; al Coro Luigi Tonini Bossi, a alle altre Associazioni (attori della Consulta Cultura, organismo istituito dal Comune) che notoriamente si esprimono sugli  stessi livelli professionali, non viene riservato lo stesso trattamento ma ci si aspetterebbe quantomeno di non dover sopportare oneri che appaiono obbiettivamente impropri (non si parla del soldo, ma di un principio).

“Il nostro Sodalizio dopo aver fatto fronte in passato agli oneri richiesti, ancora una volta ritiene di dover promuovere una auspicabile rivisitazione di quelle Delibere non più accettabili, auspicando una cortese attenzione e un positivo riscontro”, conclude Maurizio Tonini Bossi.

 

 

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