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Bonsanto e Giovanelli: “Costi troppo alti per i figli a scuola, scatta l’emergenza redditi”

Bonsanto e Giovanelli: “Costi troppo alti per i figli a scuola, scatta l’emergenza redditi”

SENIGALLIA – Una vera emergenza sociale. Le famiglie come ogni anno si trovano a settembre nella difficile situazione di affrontare le spese scolastiche per l’inizio della scuola.

“A questa strutturale difficoltà con costi sempre più elevati, si aggiunge l’aumento dell’inflazione, la rivalutazione degli affitti, l’aumento dei mutui  e in genere il costo della vita che incidono ed erodono il reddito dei lavoratori.  In sofferenza sono anche i pensionati soprattutto tutti quelli che percepiscono pensioni minime con importi che oscillano intorno ai 500 euro e assegni sociali (importi da 300 a 480)”. Lo affermano in una nota Michele Bonsanto di Fnp Pensionati e Giovanni Giovanelli, responsabile della Cisl di Senigallia.

“Il territorio dei comuni della val Misa e Nevola, ha redditi di lavoro dipendenti Irpef nella quale nonostante la presenza di percentuali di redditi la tra 15.000 e 26.000   registra una significativa percentuale di redditi sotto i 10.000.

“In tutti i comuni dell’Ats 8 la somma dei cittadini che percepiscono redditi tra 0 e 15.000 supera coloro che percepiscono redditi tra 15.000 e 26.000. Redditi bassi!! E’ un territorio con redditi da lavoro dipendente molto basso

“Da una nostra simulazione – aggiungono Michele Bonsanto di Fnp Pensionati e Giovanni Giovanelli, responsabile della Cisl di Senigallia – addirittura risulta che in caso di un solo reddito da lavoro dipendente (1500 netti a mese), e in presenza di due figli che frequentano le scuole superiori di primo grado e secondo grado  non si riescono a coprire tutte le spese.

“Calcolando le seguenti spese, acquisto dei libri per la scuola superiore di secondo grado (360 euro), per scuole di primo    grado (262,) il costo medio di abbonamento per il trasporto pubblico ( 300)per due figli residenti nel comune di Senigallia,    rimangono poco più di 600 euro:

“Se a queste spese, aggiungiamo l’affitto o li mutuo, la situazione è veramente drammatica: alla famiglia non rimangono che pochi euro per affrontare il mese.

“Difficile e paradossale anche la situazione dei pensionati e dei nuclei familiari che abitano nelle case Erap dove si registrano bollette insostenibili.

“Infatti la presenza ancora di impianti centralizzati del gas, la ripartzione su tutti gli inquilini del mancato pagamento di alcuni, generano bollette insostenibili, addirittura anche intorno ai 5000 euro di consumi di gas.

“Per evitare questo fenomeno sarebbe opportuno che l’ente gestore autorizzasse gli inquilini all’installazione di un impianto autonomo

“È necessario innovare le politiche di welfare, le politiche abitative introdurre l’isee lineare come strumento di compartecipazione ai servizi locali soprattutto quelli scolastici ma non solo, recuperare risorse dall’evasione fiscale locale, fare scelte nei prossimi bilanci di forte attenzione al sostegno delle famiglie e pensionati. Meno risorse per eventi e feste e più risorse alle famiglie e pensionati”, concludono Michele Bonsanto di Fnp Pensionati e Giovanni Giovanelli, responsabile della Cisl di Senigallia.

PER SAPERNE DI PIU’:

proiezione costi

 

 

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