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Giovanelli (Cisl): “A Senigallia occorre ripensare la mobilità”

Giovanelli (Cisl): “A Senigallia occorre ripensare la mobilità”

di GIOVANNI GIOVANELLI*

SENIGALLIA – Ancora si parla a Senigallia di vicende legate alla mobilità e alla circolazione Dopo il grave incidente avvenuto a Marzocca in questi giorni è tornato alla ribalta la vicenda del T red.

Posto su via IV Novembre che sicuramente ha messo in sicurezza l’incrocio  con largo M. Puccini ma ha registrato un forte aumento delle multe incassate per avere attraversato l’incrocio.

La Cisl assieme alla nostra associazione dei consumatori Adiconsum avevano inviato una lettera al sindaco nei mesi scorsi per rivedere il funzionamento del T red: i secondi impostati per la durata dell’arancione sono solamente tre. Troppo pochi per attraversare l’incrocio senza incappare nella contestazione. Sarebbe opportuno valutare altri strumenti per regolare l’attraversamento di quel delicato incrocio, garantendo la sicurezza di pedoni e ciclisti.

Siamo convinti come Cisl di Senigallia che solo il progetto  di una città con il limite a trenta chilometri orari possa diventare  lo stimolo per favorire la mobilità sostenibile accessibile a tutti anziani giovani bambini. Ci sono città come per esempio Olbia che, con coraggio, hanno rivisto nell’ottica dei Km 30 la circolazione.

Occorre ripensare la mobilità della città di Senigallia. E per questo è necessario aprire un dibattito e un confronto aperto a tutta la società civile, alle forze sociali ed economiche   e ovviamente all’amministrazione.

Ecco le proposte della Cisl:

  • Redazione del Pums, piano urbano mobilità sostenibile, strumento fondamentale programmatorio e progettuale propedeutico alla intercettazione dei finanziamenti
  • Utilizzo deli proventi delle multe per qualificare alcuni punti nevralgici della circolazione, in particolare utilizzare le multe ricavate con il T red per metter in sicurezza via IV Novembre ad oggi senza marciapiedi.
  • avvio di una prima fase di urgenti lavori per mettere in sicurezza le principali strade che attraversano la città (strada nazionale in particolare) e gli accessi alle suole di ogni ordine e grado che spesso si affacciano su strade ad alta densità di traffico.
  • Progettazione integrata con la mobilità dei nuovi ponti di collegamento a seguito dei danni dell’alluvione.
  • Eliminazione di tutte le barriere architettoniche che impediscono la mobilità sostenibile e l’accesso alle persone con disabilità o semplicemente a un genitore con un passeggino
  • Rimodulare la circolazione stradale favorendo la mobilità leggera in particolare di bici e pedoni.
  • Rimodulazione del tpl pubblico urbano ripensando sia gli orari, la dotazione di pullman favorendo l’introduzione di navette che possano collegare Senigallia e il suo hinterland.

Occorre superare la logica degli interventi frammentari ed episodici per programmare e pianificare le scelte.

*Cisl Senigallia

QS – RIPRODUZIONE RISERVATA - www.quisenigallia.it

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