CULTURAIN PRIMO PIANOSENIGALLIA

Edda Baioni ricorda Renata Sellani e Giò Fiorenzi, due donne straordinarie

Edda Baioni ricorda Renata Sellani e Giò Fiorenzi, due donne straordinarie

di VINCENZO PREDILETTO

SENIGALLIA – Edda Baioni, apprezzata poetessa , appassionata di teatro dialettale e decana della Filodrammatica “La Sciabica” di Marzocca fin dal ’94, premiata appena due settimane fa nella piazzetta antistante la Chiesa di Montignano durante la serata del 26 agosto dedicata alla IX edizione del concorso nazionale “Poesia nel borgo” con una targa di riconoscimento speciale per la collaborazione e la divulgazione della poesia dialettale dalla Biblioteca “Luca Orciari” di Marzocca, dall’Associazione Promotrice Montignanese e dalla Filodrammatica La Sciabica, consegnata da Elvio Angeletti Presidente del premio e da Antonio Maddamma Presidente della giuria, ci ha voluto lasciare alcune preziose testimonianze su due grandi donne scomparse pochi anni fa che sono davvero rimaste nei cuori di tutta la comunità , in particolare di Marzocca Montignano e dintorni.

Edda rammenta con vivo piacere ed emozione di aver conosciuto Renata Sellani nel 1975 quando era preside della scuola media “Belardi” di Marzocca ed organizzava con cura e passione lavori di animazione teatrale, saggi musicali e letture poetiche (a cui peraltro partecipavano Luisa Gianbartolomei, Stefano Pierangeli, Mario Montanari) che si svolgevano per lo più nel Cinema Adriatico.

Sollecitata a mettere per iscritto e su stampa le proprie poesie in dialetto e pungolata con convinzione dalla Sellani, Edda nel 1986 si iscrisse così all’Associazione nazionale Poeti e Scrittori dialettali – A.N.PO.S.DI.- durante il Convegno associativo tenutosi proprio all’Hotel City di Senigallia, sicchè da lì in poi partecipò ai due convegni annuali di maggio ed ottobre in diverse regioni e località italiane, ove ebbe la fortuna di conoscere grandi poeti, quali Federico Tosti, Giorgio Carpaneto, direttore della rivista Il Rugantino, Salvatore Tolino, Erminio Caputo.

A dire il vero, dal 1950 in poi la Sellani ogni anno per un paio di settimane in agosto organizzava dei ricchi incontri culturali presso l’Eremo di Fonte Avellana su problemi socio-politici e storici a cui partecipavano con i loro preziosi contributi ed approfondimenti il cardinale Silvestrini, l’ambasciatore in Germania Luigi Vittorio Ferraris, il generale Narciso Giovannetti e monsignor Alberto Polverari. Nei vari convegni la Sellani si rivolgeva ai convenuti quasi sempre, come fossero studenti, in maniera colloquiale ma con una certa rigidità. E comunque era amata da tutti i soci e rispettata nel lungo periodo dal 1987 al 2005 in cui fu attiva ed autorevole presidente ANPOSDI.

Negli anni successivi in cui fu assente per motivi di salute, tutti i soci presenti delle varie regioni chiedevano a Edda per prima cosa come stesse Renata, a dimostrazione della stima e riconoscenza nei suoi confronti per i preziosi e validi stimoli culturali ricevuti durante i vari convegni ed anche per corrispondenza o attraverso la rivista dell’Associazione “Voci dialettali”. Renata indubbiamente aveva un carattere piuttosto forte, autorevole, non andava per le mezze misure, eppure in oltre 40 anni di collaborazione e vicinanza fattiva Edda non ha mai avuto un benchè minimo screzio di sorta né una discussione vivace con lei, tant’è vero che malgrado i suoi ripetuti solleciti Edda non accettò l’incarico di delegata regionale Marche finchè lei fu in vita. Allorchè alla presidenza ANPOSDI subentrò il dr. Mimmo Staltari nel 2006 (ancora in carica) dopo gli splendidi 18 anni di Renata, Edda finalmente accettò l’incarico.

La stessa Edda, simpatica novantenne fornita ancora di una memoria prodigiosa, ha avuto pure e mantiene ancora vivo nel cuore un forte legame di affetto e riconoscenza verso la famosa scultrice e ceramista Giò Fiorenzi scomparsa il 4 aprile 2020. Lei infatti aveva corredato le tre raccolte poetiche di Edda con bellissimi disegni per un sentimento di vera amicizia e stima in quanto già nel 1990 venuta a conoscenza della sua particolare vena poetica l’aveva sempre spronata, come la Sellani, a comporre poesie in vernacolo, pubblicarle e presentarle al pubblico.

A tal proposito vogliamo appunto precisare che un sabato pomeriggio il 31 ottobre 2015 presso il Centro Sociale ex Cinema Adriatico di Marzocca,  gremito da cittadini, personalità e con la presenza in prima fila proprio di Giò Fiorenzi e dei familiari, col patrocinio del Comune di Senigallia e l’organizzazione accurata della Biblioteca “Luca Orciari” e della Filodrammatica “La Sciabica” Edda ebbe l’onore e la soddisfazione di presentare le sue tre raccolte poetiche “Na manciata d’ calcò” 1998, “Ch. L’mors d mela”- 2008, “L’ Regul” 2014 , congruamente arricchite dalle illustrazioni e dai disegni della poliedrica artista Giò, con il contributo critico e le letture in dialetto ed in lingua dello scrittore e critico letterario jesino Lorenzo Spurio e del sottoscritto prof. e critico Vincenzo Prediletto.

Anche Giò negli anni precedenti aveva dato un forte impulso alla Filodrammatica dialettale, fornendo spunti, consigli ed apparati utili per le scenografie delle varie commedie, a cui partecipava sempre con entusiasmo e passione. Inoltre, nel mese di novembre per la ricorrenza annuale del Premio “La Sciabica”, che peraltro fu a lei attribuito nell’edizione del decennale 2013, Giovanna realizzava appositamente una scultura originale, in ceramica, bronzo o altro materiale, da consegnare durante il momento clou della cerimonia presso l’ex Cinema Adriatico al premiato di turno, ottenendo lusinghieri applausi e consensi critici per la bravura artistica, la tecnica compositiva e la generosità nonché l’affettuosa riconoscenza dei componenti la Sciabica e di tutta la comunità di Marzocca-Montignano. Giò Fiorenzi, essendo conosciuta ed assai apprezzata in campo nazionale per la sua poliedrica attività artistica e per aver vinto numerosi premi in vari concorsi per opere pubbliche scultoree ha lasciato suoi lavori in tante regioni e città ( basti citare Modena, Pescara, Roma (dove frequentò l’Accademia di scultura e tenne la sua prima mostra nel ’57 presentata dal suo maestro, il noto scultore marchigiano Pericle Fazzini), Napoli, Potenza, Terminillo (RI), Ancona Centro e in provincia a Chiaravalle, Osimo (dov’era nata il 22 aprile 1930), Falconara, Fabriano oltre a quelli realizzati a Montignano e a Marzocca, grazie anche alla sollecitudine e collaborazione di padre Danilo Bisacco.

Ricordiamo che a Roma nel 1995 le fu pure attribuito il titolo di “Marchigiano dell’anno” con una solenne cerimonia di premiazione in Campidoglio. Ci pare giusto sottolineare, infine, che pur in condizioni di salute non ottimali negli ultimi anni, Giò si è dedicata con particolare dedizione e sacrificio a lavori piuttosto faticosi di arte sacra (vedi, ad esempio, la stupenda Via Crucis con applicazioni in cemento sulle pareti dell’anello della Chiesa di S. Antonio di Marzocca).

Dopo aver ringraziato la simpatica e coinvolgente Edda Baioni (sempre al fianco dell’arguto marito Sandro Iacussi) per i preziosi ricordi e l’affettuosa testimonianza, a noi che le abbiamo conosciuto ed ammirato da vicino in numerosi eventi artistici e manifestazioni culturali di alto spessore non ci rimane che ribadire anche il nostro convinto apprezzamento nei confronti di Renata Sellani e Giò Fiorenzi, due donne di enorme cultura, generosità e passione per la loro forte personalità e l’indiscutibile talento artistico.

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