Dopo due alluvioni Borgo Bicchia riparte con Tulipandia, un progetto per ridare colore a tutte le case
Dopo due alluvioni Borgo Bicchia riparte con Tulipandia, un progetto per ridare colore a tutte le case
SENIGALLIA – Due alluvioni in otto anni sono davvero troppe anche per una comunità forte e solida come quella di Borgo Bicchia.
“Ci eravamo appena ripresi dalla tragica alluvione del 3 maggio 2014, avevamo da poco finito di sistemare le nostre case con gli orti ed i giardini, ripreso la nostra quotidianità che dopo la bella estate del 2022, inaspettata, a sorpresa, è arrivata il 15 settembre la seconda tragica alluvione di notte, all’una, travolgendo di nuovo tutto e tutti”. Lo scrive il presidente del Circolo Arci di Borgo Bicchia, Paolo Casagrande.
“Questa volta l’acqua era marrone, color fango. L’indomani abbiamo ripreso il rituale, più stanchi e più sporchi di prima. Si inizia facendo uscire l’acqua dalle case, poi i mobili e le suppellettili, cercando di salvare il salvabile. Si ammassa tutto lungo le strade, arrivano i volontari, parenti, amici, giovani sconosciuti. Si cerca di dare una mano ai vicini, alle persone sole. Il circolo è di nuovo allagato, i soci non toccati direttamente dall’alluvione iniziano a ripulire. Per un mese sarà la base dei volontari, per portare da mangiare ed i beni di prima necessità alla popolazione, non solo del borgo. La Caritas organizza le sue squadre di volontari che collaboreranno per mesi con la popolazione.
“Arriva l’inverno mite ed umido, molti abbandonano le case, soprattutto quelli che hanno solo il piano terra. Per fare i lavori si deve aspettare che asciugano i muri. Qualcuno inizia lo stesso, ma lo dovranno rifare più volte. La primavera è stata piovosa: chi ha avuto la fortuna di aspettare ad agosto e settembre può fare i lavori. I muri sono asciutti, c’è ancora molta polvere in giro ma il puzzo del fango che perdura per mesi se n’è andato.
“Ad oggi abbiamo case vuote e sappiamo che alcune persone non torneranno e le case disabitate sono tristi. Non ci piacciono.
“Per tutti questi motivi nasce il progetto Tulipandia per ridare colore al Borgo. Prende spunto da un’idea del Nord Europa (Olanda e Germania) aggiornata ed adeguata alle nostre abitudini. Verranno piantati 5.000 bulbi di tulipano nei giardini delle case che danno disponibilità, nel giardino dell’asilo e in un’area verde gentilmente concessa dalla proprietà, di fianco al bar.
“Saranno i volontari a piantare i tulipani nell’area a verde e ad aprile, chi vorrà, potrà raccoglierli, versando un piccolo contributo che verrà utilizzato per gli alluvionati del Borgo. Il costo del progetto, di circa 2000 euro, è finanziato dal circolo Arci Borgo Bicchia”, afferma sempre il presidente Paolo Casagrande.
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