AXA Italia ha promosso a Senigallia la prima tappa di un ciclo di incontri con il territorio su prevenzione e mitigazione del rischio climatico
AXA Italia ha promosso a Senigallia la prima tappa di un ciclo di incontri con il territorio su prevenzione e mitigazione del rischio climatico
SENIGALLIA – A Senigallia, uno dei luoghi simbolo del cambiamento climatico, a circa un anno dall’alluvione, al via oggi, con il Patrocinio del Comune e di ANIA, la prima tappa del ciclo di incontri con il territorio organizzato da AXA Italia, dal titolo “Cambiamenti Climatici. Prevenire e mitigare il rischio – AXA incontra il territorio”.
Il tutto, a partire da una base scientifica, con la presentazione di un’analisi sulla rischiosità delle Marche, profilata sui diversi territori, realizzata da AXA Climate.
Secondo l’analisi presentata, il 1° rischio per la Regione sarà rappresentato da inondazioni, esondazioni e alluvioni, in uno scenario di temperature estreme, con il 41% del territorio soggetto nel 2050 a temperature maggiori di 30°C, con picchi di 52°C fino a 5 giorni l’anno.
Tra i partecipanti alla tavola rotonda, con i saluti istituzionali del sindaco di Senigallia, Massimo Olivetti, l’introduzione di René Gazet, P&C Director di AXA Italia e l’analisi dello scenario italiano da parte di Umberto Guidoni, Co-Direttore Generale di ANIA; Alfredo Leonardi, Vicepresidente Comitato Piccola Industria Confindustria Marche; Filippo Emanuelli, Managing Director di Belfor Italia; Maurizio Rainò, Claims Director di AXA Italia; Cristian Ramazzotti, CEO Comar; Dino Latini, Presidente del Consiglio Regionale delle Marche.
Tra i temi affrontati: l’esperienza e il vissuto delle aziende del territorio, le iniziative per la gestione del rischio già predisposte e a piano per il futuro a livello associativo, i programmi di prevenzione e le possibili modalità di intervento messe in atto in occasione di eventi calamitosi da parte di una compagnia assicurativa o da aziende leader nel settore del risanamento post-sinistro.
Alla base, la consapevolezza condivisa della possibilità di poter fare qualcosa iniziando ad agire da oggi per prevenire e gestire al meglio il rischio, in modo da ridurne gli impatti, mettendo a fattor comune le migliori leve e le diverse expertise, in una logica di partnership pubblico-privata.
Umberto Guidoni, Co-Direttore Generale di ANIA ha affermato: “Le assicurazioni sono uno strumento fondamentale di protezione e di resilienza. Per questo l’ANIA ha accolto con estremo favore, nell’ambito della legge bilancio 2024, la previsione, all’art. 24, dell’obbligo assicurativo a copertura delle catastrofi naturali per le imprese. A nostro avviso, tale norma rappresenta un primo passo concreto e tangibile da parte delle Istituzioni verso un obiettivo che, come comparto assicurativo, riteniamo prioritario, ossia ridurre il gap di protezione assicurativa rispetto ai rischi climatici. Pertanto, il nostro auspicio è che tale disposizione venga approvata in via definitiva e possa essere prevista, quanto prima, anche per le abitazioni civili”.
René Gazet, P&C Director del Gruppo assicurativo AXA Italia ha poi aggiunto: “In uno dei luoghi simbolo del cambiamento climatico, a circa un anno dall’alluvione che ha travolto questa terra, alla quale siamo fortemente legati attraverso la presenza dei nostri agenti, iniziamo un viaggio che ci vedrà in prima linea nell’aumentare la consapevolezza e stimolare il dibattito pubblico su un tema centrale per il futuro di tutti. Come AXA vogliamo fare la nostra parte per favorire un cambio di rotta. Per questo, abbiamo messo la sostenibilità e il cambiamento climatico al centro della nostra strategia, in un committment di lungo periodo che vive di una duplice anima: la prevenzione e la protezione. Ma vogliamo andare oltre, coinvolgendo i diversi interlocutori a partire dai territori, perché siamo convinti che la vera trasformazione si avrà unendo tutte le forze, per un domani più sicuro e comunità più resilienti”.
È partita da Senigallia (AN), uno dei luoghi simbolo del cambiamento climatico, la prima tappa del ciclo di incontri dedicati al territorio, organizzato dal Gruppo assicurativo AXA Italia, dal titolo “Cambiamenti Climatici. Prevenire e mitigare il rischio – AXA incontra il territorio”.
Con il Patrocinio di ANIA (Associazione Nazionale fra le Imprese Assicurative) e del Comune di Senigallia, l’iniziativa nasce con l’obiettivo di diffondere una sempre maggiore consapevolezza su un tema centrale per il futuro della società.
In un Paese caratterizzato da una vulnerabilità strutturale che lo rende tra i più fragili d’Europa – con il 50% dei suoi territori esposto al rischio sismico, il 20% a frane e alluvioni e il 78% delle abitazioni edificato in zone a rischio idrogeologico o sismico1, si innescano anche gli effetti dirompenti del cambiamento climatico, con un trend in crescita delle catastrofi naturali, che da inizio 2023 è aumentato del 135%2 e un ammontare dei danni subiti nel 2022 pari a oltre 165 miliardi3.
Effetti che si snodano su tutti i territori, tra cui le Marche, e l’alluvione che nel settembre 2022 ha devastato l’anconetano e in particolare la valle del Misa fino a Senigallia ne è l’ennesima prova.
In questo primo appuntamento, AXA ha scelto di mettere a disposizione la propria expertise nella comprensione di questi fenomeni, presentando un focus specifico sul grado di rischiosità della Regione profilata sui territori, grazie al coinvolgimento di AXA Climate, società del Gruppo che vede impegnati oltre 100 data scientist in analisi del rischio climatico e un team di 15 PhD esperti in scienza e climatologia.
Focus della ricerca, 3 ambiti di rischio che interessano particolarmente la Regione, gli stessi al centro del Piano di adattamento al cambiamento climatico per le Marche 2023-2029.
Secondo lo studio4, il 1° rischio per la Regione è rappresentato dalle inondazioni, esondazioni e alluvioni: si stima che nel 2050, ad esempio, le inondazioni potrebbero diventare sempre più severe, raggiungendo livelli oltre 1,5 m. Uno scenario che interesserebbe in particolare le zone costiere di Ancona, Senigallia, Pesaro e Fano.
Segue il rischio legato alla scarsità idrica, con le proiezioni nel 2050 che stimano un rapporto tra domanda e disponibilità del 160%.
Ulteriore tema chiave, uno scenario di temperature estreme: il 41% del territorio sarà soggetto nel 2050 a temperature maggiori di 30°C per un periodo da 60 ad 80 giorni l’anno, e il 96% del territorio registrerà temperature maggiori di 30°C tra i 30 e gli 80 giorni (+85% rispetto alla baseline); in alcune aree della regione le temperature percepite potranno toccare anche i 52°C fino a 5 giorni l’anno.
AXA ha voluto in particolare porre l’attenzione su possibili azioni di prevenzione e mitigazione di questi rischi: da misure in ottica di sensibilizzazione o di revisione dei piani di emergenza e di business continuity, fino a potenziali misure di adattamento delle infrastrutture e delle attività aziendali. A titolo di esempio, sul rischio legato alla scarsità idrica, tra le possibili iniziative, la raccolta e il riuso dell’acqua piovana o l’utilizzo di macchinari a basso consumo di acqua o processi di pulizia a secco o a basso consumo.
PER SAPERNE DI PIU’:
SENIGALLIA convegno axa2023-11-09 (1)
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