Proposta di legge in Regione per celebrare il Centenario della nascita di Sergio Anselmi
Proposta di legge in Regione per celebrare il Centenario della nascita di Sergio Anselmi
Mangialardi: “Con i suoi studi lo storico senigalliese ha contribuito a definire l’identità delle Marche”
ANCONA – L’11 novembre il professor Sergio Anselmi (nella foto) avrebbe compiuto 99 anni. In tale occasione, il gruppo assembleare del Partito Democratico annuncia di aver depositato una proposta di legge a prima firma del capogruppo Maurizio Mangialardi che stanzia 25 mila euro per l’organizzazione delle celebrazioni e delle iniziative culturali che si svolgeranno nel 2024, in occasione del Centenario della sua nascita.
Anselmi è riconosciuto come uno dei più importanti storici marchigiani, molto noto e stimato a livello nazionale e internazionale. Professore ordinario di Storia Economica nella Università di Ancona, è tuttora considerato un punto di riferimento imprescindibile per gli studiosi di storia della mezzadria e di storia della navigazione e dei rapporti storici tra le due sponde dell’Adriatico. Nel corso della sua vita ha ricoperto numerosi incarichi: membro di comitati scientifici di Fondazioni e Accademie, ispettore onorario per le antichità e per i monumenti nelle Marche, componente della Commissione regionale per le bellezze naturali, della Deputazione di Storia patria per le Marche e della Deputazione di Storia patria per la Dalmazia.
A Senigallia, il Museo della Mezzadria che porta il suo nome è diventata una delle più interessanti e vivaci realtà culturali del panorama regionale, frutto del suo ingegno e del suo amore per le Marche. Fu egli, infatti, a volerlo fortemente coinvolgendo l’intera cittadinanza nella sua realizzazione attraverso la richiesta di non buttare via lo strumentario agricolo usato dai contadini, ma di portarlo nella sede comunale dell’ex convento delle Grazie per la realizzazione e l’allestimento di un Centro di ricerca, studio, documentazione sulla Storia dell’agricoltura e dell’ambiente rurale nelle Marche. Inaugurato nel 1978, la struttura vanta oggi una collezione di quasi 2000 oggetti esposti, mentre la sua biblioteca conta circa 10.000 volumi.
“Non solo da senigalliesi, ma anche da marchigiani – spiega Mangialardi – dobbiamo a Sergio Anselmi la più approfondita ricerca dell’identità della nostra regione, che egli contribuì a far conoscere, a divulgare e a promuovere soprattutto a livello nazionale e internazionale grazie a una mole di studi e ricerche che, non a caso, hanno spinto gli osservatori più attenti a paragonarlo al grande storico francese Fernand Braudel, uno dei principali esponenti della autorevole École des Annales”.
“Tra i suoi innumerevoli meriti – continua il capogruppo dem – credo vada sottolineata la sua scelta di non confinare la propria attività intellettuale nell’ambito accademico che lo ha spinto a portare i suoi saperi oltre le mura dell’Università per metterli a disposizione delle istituzioni e delle comunità marchigiane. Non va dimenticato, per esempio, che Anselmi fu uno degli artefici del Piano Paesistico Ambientale delle Marche, elaborato in seguito alla legge Galasso, al quale contribuì in maniera determinante ponendo l’attenzione alla tutela dei beni storico-culturali come case coloniche, mulini, frantoi, fornaci e e opifici, affinché mantenessero i caratteri della tradizione sia colturale sia culturale”.
“La commemorazione del primo Centenario dalla sua nascita – conclude Mangialardi – diventa quindi un’opportunità per riflettere sull’identità marchigiana e per rendere il doveroso omaggio a una grande personalità attraverso una programmazione ben strutturata di eventi capaci di coinvolgere le scuole, le istituzioni, la cittadinanza e il mondo culturale nella sua interezza”.
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