Pesaro Capitale italiana della Cultura, Mangialardi: “Che occasione persa per Senigallia!”
Pesaro Capitale italiana della Cultura, Mangialardi: “Che occasione persa per Senigallia!”
ANCONA – “Con negli occhi ancora le emozioni della meravigliosa cerimonia che alla presenza del Presidente Sergio Mattarella ha inaugurato il lungo e ricchissimo programma di manifestazioni di Pesaro Capitale italiana della Cultura, è difficile non provare rammarico per l’occasione persa da Senigallia a causa dell’atteggiamento campanilista e spocchioso dell’Amministrazione Olivetti. Una mancanza di lungimiranza che sindaco e giunta comunale hanno voluto ulteriormente sottolineare disertando l’evento di sabato”.
A dirlo è il capogruppo regionale del Partito Democratico Maurizio Mangialardi.
“Tutti sapevano – afferma Mangialardi – quanto il progetto costruito dal sindaco Matteo Ricci nel corso degli ultimi anni fosse fondato su un’ampia visione, volta a mettere in rete le migliori eccellenze marchigiane. Tanto è vero che il programma “itinerante” di Pesaro2024 coinvolgerà ben 50 Comuni, a ciascuno dei quali sarà dedicata una settimana di iniziative di altissimo profilo. Avrebbe potuto esserci anche Senigallia, se si fosse proposta. Ne avrebbe avuto tutte le caratteristiche, potendo offrire una proposta culturale che certo non teme la concorrenza di altri territori. Si pensi alle iniziative promosse dalla legge regionale sulle Terre del Duca che da anni ci connette già a Pesaro e Urbino, al Musinf, alla Città della Fotografia e alle grandi mostre, a quegli eventi unici come il Summer Jamboree, il Festival Organistico Internazionale, il Festival del Giallo, il Festival Epicureo, alle rievocazioni storiche organizzate da L’Estetica dell’Effimero, alla maratona Bach, al Museo Urbano di Scultura dell’Adriatico.
“Purtroppo l’Amministrazione Olivetti non ha voluto mettere sul piatto questo prezioso patrimonio che, si badi bene, non è di Mangialardi o del centrosinistra, che pure hanno contribuito a costruirlo, ma di tutta Senigallia, dei cittadini, delle associazioni, delle imprese locali. Si può essere così ciechi e provinciali da sacrificare un’opportunità del genere, che avrebbe certamente offerto alla città una vetrina promozionale di rango internazionale, solo per il capriccio di non voler dialogare con un Comune guidato dallo schieramento avversario? Evidentemente sì, come peraltro si era già visto quando Olivetti e i suoi cacciarono il CaterRaduno da Senigallia, definendolo “un evento stantio”, ma in realtà perché da loro giudicato “troppo di sinistra”. Lo stesso CaterRaduno che oggi, ironia della sorte, si è dimostrato così “stantio” da contribuire largamente con la sua attività di promozione radiofonica alla designazione di Pesaro Capitale italiana della Cultura”.
“Tuttavia – conclude il capogruppo dem – un merito il centrodestra lo ha. L’occasione fatta perdere a Senigallia è un giudizio definitivo e senza appello sull’incapacità dell’Amministrazione Olivetti di governare i processi, di affrontare nuove sfide, di andare oltre un lento galleggiare che per una città come la nostra significa inesorabile declino. Chi lo ignora, per calcolo o miopia, rischia di essere complice di questo sfacelo”.
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