Campanile: “Escrementi lungo i marciapiedi, serve il test del Dna per risalire ai proprietari dei cani”
Campanile: “Escrementi lungo i marciapiedi, serve il test del Dna per risalire ai proprietari dei cani”
di GENNARO CAMPANILE*
SENIGALLIA – A Senigallia ci sono più di 10.000 animali domestici e da anni la città si è attrezzata per offrire diversi servizi, idonei anche a favorire il turismo, sempre più “Dog Friendly”.
Agli sgambatoi recintati, agli accordi con i ristoratori, alle ciotole con acqua nei bar, alla rimozione dei divieti nelle zone di verde pubblico, agli stabilimenti balneari fatti ad hoc per ospitare gli amici a quattro zampe si contrappone, purtroppo, il comportamento incivile di alcuni concittadini che lasciano per strada le deiezioni dei propri animali anziché raccoglierle. Ecco allora che la cacca dei cani fa dappertutto bella mostra di sé facendo “felice” chi cammina e le mamme che portano a giocare i figli nelle zone verdi, ingenerando una insofferenza gratuita ma comprensibile verso i proprietari e dando una pessima immagine di Senigallia e dei senigalliesi.
Sono previste multe, e pure salate, per chi non raccoglie la cacca dei propri animali ma è impossibile applicarle. Occorrerebbe infatti essere presenti nel momento del bisogno, che molto spesso ad ore impossibili.
Il fenomeno non accade solo nella nostra città. Ecco allora che due comuni piemontesi (Carmagnola e di Orbassano in provincia di Torino) hanno ribaltato la prospettiva mettendo in piedi un sistema che ha permesso, in questi giorni, di far arrivare le prime multe (oltre 150,00 euro ad infrazione) agli incivili concittadini.
La soluzione è semplice quanto radicale: non inseguire più il momento dell’atto ma prenderne consapevolezza quando diventa incivile. Da una parte c’è l’identificazione genetica dei cani (obbligatoria a pena di multe da 50 a 500 euro) e dall’altra c’è il campione trovato negli spazi pubblici. Dall’incrocio dei dati esce il nome del proprietario e la multa può scattare inesorabile.
Amo Senigallia esorta il Sindaco Olivetti a seguire l’esempio dei due comuni piemontesi per difendere i senigalliesi rispettosi del decoro cittadino, portare pulizia e punire adeguatamente gli approfittatori. Il fenomeno degli animali domestici è in continua crescita come pure la tendenza esibizionistica che non ha nulla a che vedere con l’amore verso gli amici a quattro zampe.
Una cosa è certa: il problema c’è e quello fatto finora (compreso quello fatto dalla destra che governa la città da oltre tre anni) non funziona. Giusto prenderne atto e cambiare strada, tanto più che oggi si può alzare il telefono ed informarsi risparmiando tempo ed energie.
*Consigliere comunale Amo Senigallia
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