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Gli introvabili, una categoria sempre più richiesta formata al Corinaldesi Padovano

Gli introvabili, una categoria sempre più richiesta formata al Corinaldesi Padovano

SENIGALLIA – Sui principali canali radiofonici è frequente negli ultimi tempi imbattersi in una pubblicità che si rivolge agli studenti alle prese con la scelta del percorso scolastico secondario di secondo grado. Parla degli ”Introvabili”, una categoria di diplomati sempre più difficile da reperire: i diplomati degli istituti tecnici tecnologici delle Costruzioni dell’Ambiente e Territorio.

Quello che una volta era conosciuto come Istituto  tecnico per geometri, che tanti tecnici ha formato in passato, oggi subisce un calo degli iscritti, invero  inspiegabile.

È  infatti un dato di fatto che anche il nostro Istituto conosce: quotidianamente studi tecnici, aziende del settore delle costruzioni e imprese edili , per non parlare degli enti pubblici locali, chiamano la segreteria per avere nominativi dei diplomati degli ultimi anni scolastici. Gli studi di Unioncamere certificano la grandissima necessità di figure tecniche nel settore dell’edilizia. Quello che una volta era un percorso molto amato dai ragazzi  oggi ha perso l’appeal di un tempo, ma i motivi per iscriversi sono tantissimi: dopo un biennio comune che dà  una preparazione a 360 gradi di stampo scientifico tecnologico, al triennio si affrontano materie variegate e con ricadute immediate sulle competenze che si acquisiscono, subito spendibili in una miriade di campi, senza scordare la possibilità , dopo il diploma, di proseguire gli studi universitari.

Iscriversi all’istituto tecnico Costruzioni, Ambiente e Territorio, permetterà di occuparsi di gestione del territorio, tutela dell’ambiente, edilizia green: in poche parole significa conseguire un diploma che consente di essere uno dei professionisti INTROVABILI sul mercato e conquistare prima di altri l’autonomia economica, diventando  parte della soluzione e intervenendo per contrastare il cambiamento climatico, nel processo di efficientamento energetico delle costruzioni, limitando le emissioni di CO² nell’atmosfera, realizzando progetti che impiegano materiali e soluzioni ecologiche.

Questo il contenuto dello spot che all’interno del progetto didattico di orientamento Georientiamoci, promosso dalla Fondazione Geometri Italiani e dedicato alle classi seconde e terze delle scuole secondarie di primo grado, vuole valorizzare la figura e la professione del geometra, affermando la validità del percorso didattico degli istituti tecnici, settore Tecnologico, indirizzo Costruzioni, Ambiente e Territorio.

Una professione antica con risvolti del tutto contemporanei, grazie all’uso sempre più intenso della tecnologia, con  l’uso di droni, satelliti, laserscanner, software per la progettazione tridimensionale multiparametrica, termocamere… una attività al passo con i tempi, mai ripetitiva, sempre in movimento!

Fanno parte della formazione la geopedologia, l’economia, l’estimo, il diritto legato agli aspetti dell’edilizia e dell’urbanistica, la storia dell’architettura, dell’arte e del design, la conoscenza delle tematiche della sicurezza sui luoghi di lavoro, della gestione  e organizzazione del cantiere, la conoscenza approfondita dei materiali da costruzione e del loro utilizzo appropriato, della misurazione del territorio, la progettazione di spazi di vita e di lavoro, inclusa la viabilità …

Un indirizzo per ragazzi curiosi di conoscere ciò che li circonda nella vita quotidiana, che li rende capaci di progettare  e intervenire  per modificare l’ambiente.

Ancora pochi giorni per fare la scelta della scuola superiore, le iscrizioni sulla nuova piattaforma Unica sono aperte fino al 10 febbraio.

 

QS – RIPRODUZIONE RISERVATA - www.quisenigallia.it

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