La storia dei Samoggia a Ostra tra soprannomi ed opere d’arte
La storia dei Samoggia a Ostra tra soprannomi ed opere d’arte
di GIANCARLO BARCHIESI
OSTRA – Samoggia, a Ostra, è stato un soprannome di scarsa considerazione attribuito a uno o più componenti di una famiglia ostrense detta Samoggia: mi sembri Samoggia per indicare una persona semplice o ingenua.
Ma la storia orale del paese ci ha tramandato un altro tipo di verità.
È noto infatti che il Palazzo Pericoli (già Sanzi) è stato dipinto (forse non solo questo) dal pittore bolognese Luigi Samoggia che, al tempo, si avvalse della manovalanza ostrense.
Attilio Bedini (decoratore di Ostra) era anche lui soprannominato Samoggia. Attilio, probabilmente ha aiutato Luigi Samoggia, ad abbellire il Palazzo Pericoli, apprendendo bene da lui l’arte della decorazione, ma lo stesso Samoggia potrebbe aver dipinto anche l’abside di Santa Maria Apparve, che si dice dipinta da pittori bolognesi, mentre le altre decorazioni della chiesa venivano eseguite da Attilio Bedini e da Silvio Antoncecchi.
Attilio avrebbe così ben appreso alcune tecniche dai Samoggia, da farsene affibbiare addirittura il nome, per la sua bravura.
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